Appalti, De Maio: chiederemo a Salvini intervento nuovo codice

  • 2 mesi fa
Roma, 10 lug. (askanews) - "Il nuovo codice degli appalti presenta alcune criticità che domani pubblicheremo sulla stampa con un appello al ministro Salvini, affinché ascolti le nostre istanze e intervenga. Innanzitutto vorremmo estendere il periodo di riferimento per la dimostrazione dei requisiti di partecipazione alle gare portando quello di fatturato e curriculum rispettivamente da 3 a 5 anni e da 5 a 10 anni. E poi vietare gli accordi quadro per i servizi intellettuali perché alzano troppo la soglia di accesso alle gare, escludendo i liberi professionisti e le loro strutture aggregate di piccola e media dimensione". Lo ha detto questa mattina Andrea De Maio, presidente di Fondazione Inarcassa, intervenuto a Largo Chigi, il format di The Watcher Post. "Infine c'è il tema dell'equo compenso - ha concluso - nonostante la politica all'unanimità abbia deciso di applicare la legge su equo compenso ci sono detrattori che non capiscono l'importanza del lavoro dei professionisti. Il giusto pagamento del professionista è garanzia di un progetto di qualità, a beneficio della sicurezza e della durabilità delle opere, quindi non è un costo, ma un investimento sul futuro".

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Transcript
00:00Noi di Fondazione Narcassa, che siamo il punto di riferimento di 175 mila architetti, ingegneri
00:05liberi professionisti, rinveniamo diverse criticità in questo codice, che queste criticità
00:11mettono a rischio il futuro della categoria di noi liberi professionisti che ogni giorno
00:17opera al servizio del tessuto economico produttivo del Paese e siamo a tal punto preoccupati
00:23che domani mattina sulla stampa uscirà appunto un manifesto che abbiamo commissionato col
00:29quale ci appelliamo insieme al consiglio nazionale ingegneri, consiglio nazionale
00:33degli architetti, al ministro Matteo Salvini perché intervenga per risolvere a più presto
00:37queste criticità. La prima è rappresentata dagli attuali requisiti per la partecipazione
00:42alle gare, l'accessibilità di cui parlava poco anzi appunto l'onorevole. Gli attuali
00:47requisiti prevedono di poter dimostrare il curriculum e il fatturato sugli ultimi tre
00:53anni. Noi proponiamo quindi di estendere quel periodo di riferimento dagli attuali tre anni
00:58ai migliori tre degli ultimi cinque per quanto riguarda il fatturato e per quanto riguarda
01:02il curriculum dagli attuali tre anni a dieci anni. Questo garantirebbe sicuramente un'accessibilità
01:07in particolare dei giovani che sono i soggetti che soprattutto all'inizio dell'attività
01:11lavorativa hanno dei curriculum e dei fatturati meno importanti. Poi c'è la seconda criticità
01:16che è rappresentata dagli accordi quadro, uno strumento contrattuale con il quale la
01:21pubblica amministrazione accentra in un unico grande appalto di grandissimo importo una
01:27moltiplicità di incarichi anche piccoli. Questo comporta l'innalzamento praticamente
01:33della soglia di accesso per la partecipazione alle gare e quindi vengono esclusi i liberi
01:40professionisti, le loro strutture aggregate medio piccole a tutto vantaggio e appannaggio
01:45di pochi grandi player del mercato. Un'altra criticità molto importante che poi è il
01:50tema dei temi che abbiamo evidenziato nel nostro manifesto è quello dell'equo compenso.
01:54Noi riteniamo che l'equo compenso non deve essere visto come un costo ma in realtà è
01:59un investimento per le pubbliche amministrazioni perché garantisce qualità alla progettazione,
02:04qualità che si riverbera anche in minori costi sia in fase costruttiva perché non
02:09da luogo a varianti contenziosi e anche in fase gestionale perché garantisce un migliore
02:15ciclo di vita e una migliore durabilità dell'opera.

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