Verona, lite con il machete: una volante investe l’agente e il 35enne fermato

  • 2 mesi fa
Ore 13,30 di venerdì, all’altezza dell’incrocio tra Corso Porta Nuova e via Paglieri, vicino ai Portoni della Bra a Verona. Due tunisini stanno litigando. Improvvisamente estraggono entrambi un machete e iniziano a inseguirsi tra la folla incredula e impaurita. Sul posto intervengono gli agenti della polizia di Stato che a fatica riescono a bloccarli, per poi recuperare un coltello lungo 51 centimetri, di cui 35 di lama. Uno dei due contendenti - entrambi con precedenti per reati contro la persona e già raggiunti da decreto di espulsione - viene, infine, arrestato e fatto salire sull’auto. L’altro, invece, disteso a terra, sta per essere ammanettato, quando a supporto dei colleghi in zona sopraggiunge un’altra volante. Per motivi da accertare, l’auto investe il poliziotto intento ad arrestare il malvivente, che viene travolto e resta sotto il mezzo: il poliziotto è stato poi dimesso con una prognosi di 5 giorni e il tunisino con una frattura a un polso e a un dito. In carcere per resistenza è finito il pluripregiudicato tunisino, classe ‘82, Hassene Mannai (difeso dal legale Simone Bergamini); ma a girare in centro con un machete di mezzo metro era il suo connazionale anch’egli pregiudicato, Moez Jaouadi, classe ‘89. Quest’ultimo è indagato ed è stato sottoposto a un intervento alla mano, mentre l’arrestato Mannai è stato processato per direttissima. In aula ha tentato di difendersi scaricando le colpe sul connazionale, aggiungendo di non conoscerlo e di essere stato da lui aggredito senza motivo mentre si stava recando al vicino supermercato Pam. Pesano però le sue intemperanze contro gli agenti: in questura gli è stata trovato addirittura un coltello che teneva occultato in bocca, nella guancia. resterà in cella.

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