Crollo Sant'Ambrogio, l'edicolante: «Un boato e poi la polvere»

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A essere sfiorata dai calcinacci è stata Isabella Bondi, l'edicolante della piazza: «È successo alle 7,20 stamani. Stavo controllando la vetrina dietro al chiosco, per sistemare delle riviste, quando mi sono sentita crollare addosso come una valanga. Un boato, poi tanta, tantissima polvere». L’edicolante ha riportato dei brutti graffi al braccio destro, ma la paura è stata tanta: «Dieci centimetri e non sarei qui a raccontarlo. Ho ancora dei detriti tra i capelli». Diversi residenti e negozianti della piazza sono accorsi ad aiutare la giornalaia e a portarle solidarietà. Baci, abbracci, pacche sulle spalle. Un bar le ha portato un caffè latte. «Avrei bevuto volentieri anche una grappa», ha scherzato con degli abitanti del rione l’edicolante, ancora con la borsa sul ghiaccio sul braccio. Per oggi chiuderà il chiosco e andrà al pronto soccorso a farsi refertare l’infortunio: «Vedremo come organizzarci con l’assicurazione. Probabilmente questo giorno perso non mi verrà rimborsato».