BMW 325i E 30 1986. Il progetto E30 per la realizzazione dell'erede della E21, fu avviato già nel 1976. Il debutto della E30 non fu coronato da consensi unanimi: accanto ai sostenitori, vi fu infatti chi giudicava la linea troppo anonima, sostenendo che non era stato svolto un buon lavoro di progettazione. In realtà, la E30 era una vera BMW sia sul piano stilistico che su quello tecnico. Dal punto di vista del design, infatti la vettura appare chiaramente un'evoluzione stilistica del modello precedente, pur non ripetendone i contenuti, ma proponendone di nuovi e più affinati, ma nel contempo stabilendo una sorta di continuità che la lega indissolubilmente ai passati modelli BMW della stessa fascia di mercato. Al Salone dell'automobile di Ginevra del 1985 vi fu una significativa novità: venne infatti presentata per alcuni mercati europei (non per l'Italia) la 325e fino a quel momento prevista solo per USA e Giappone. In Europa la denominazione di questo modello era 325e Kat, ma in realtà il catalizzatore era presente anche nei modelli riservati ad USA e Giappone. La vettura, meccanicamente identica a quella prevista per il mercato nipponico e quello d'oltreoceano, sarebbe giunta sul mercato solo a settembre, quando per l'intera gamma E30 vi furono aggiornamenti significativi. Fu infatti al Salone di Francoforte che venne presentata la nuova gamma della compatta tedesca. Esteticamente si ebbe solo un moderatissimo restyling, visibile specialmente nel ridisegnamento dello scudo paraurti anteriore. Anche altri dettagli meno visibili fecero parte del leggerissimo facelifting della E30, ma soprattutto furono i contenuti tecnici a farla da padroni. Oltre all'avvio della commercializzazione della già menzionata 325e, vi fu anche l'arrivo della 325i, nuovo modello che sostituì la 323i e che con il suo nuovo motore da 2494 cm³ era in grado di erogare fino a 171 CV di potenza massima.
Editing Dr. Fernando Menichini
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