Jeff Nichols e Austin Butler a Roma: The Bikeriders, ovvero l'altra America

  • 2 mesi fa
Quella che piace a Jeff Nichols, uno dei registi della New New Hollywood più apprezzati e talentuosi (Take Shelter, Mud, Loving). Lui e il protagonista Austin Butler hanno presentato a Roma il loro nuovo film, pura epopea Anni 60, protagonisti una banda di motociclisti fuorilegge del Midwest povero e depresso dell'epoca, prima che arrivassero i chopper di Easy Rider. Outsiders ai bordi della società, per volontà e perché tenuti lontani dai benpensanti, raccontati/fotografati/fatti parlare dal giornalista e fotografo Danny Lloyd nel libro omonimo, pubblicato per la prima volta nel 1968. «Aveva vissuto con loro per 4 anni, andando e tornando. Le storie del film non sono quelle del libro, ma sono la somma di tutte quelle del libro. Che mio fratello Ben teneva sul comodino, quando eravamo ragazzini. Lui voleva usare la copertina per la cover del disco della sua band. Era l'edizione del 2003, a colori a differenza di quella originale in bianco e nero. La prefazione era stata aggiornata dallo stesso Danny. Parlava dei suoi ricordi e raccontava quello che era successo ad alcuni dei membri. Ricordo una frase dedicata al leader del gruppo, questo ragazzo di nome Johnny, di cui è stato messo in discussione il ruolo. Molte persone sostengono che quell’episodio abbia rappresentato la fine dell’epoca d’oro delle motociclette. Il film è nato da lì...», dice il regista.
Austin Butler: «Il rumore finale, per il mio Benny è la voce del padre e di tutti i suoi fratelli che lo stanno chiamando... Sembra un leone che è stato tutta la vita libero e improvvisamente si ritrova a vivere in cattività. Poi sente un ruggito selvaggio in lontananza e capisce che è quello il suo posto. E io che ho, oggi, la sua stessa età, so cosa significa avere bisogno di energia per sentirmi vivi»...

 

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