La "regina del punk" continua a combattere: all'asta per beneficenza la collezione di Vivienne Westwood
- 12 giorni fa
Londra si prepara a ospitare un evento speciale che celebra il lascito di Vivienne Westwood, la leggendaria stilista britannica e fervente attivista scomparsa nel 2022 all'età di 81 anni. Il guardaroba della "regina del punk" sarà messo all'asta per raccogliere fondi a favore di cause benefiche, incarnando il suo spirito combattivo e generoso. L'iniziativa, organizzata da Christie's, è stata lanciata con una presentazione presso la sede della famosa casa d'aste. La collezione completa è ora esposta sotto un grande cartellone che recita: Vivienne Westwood: The Personal Collection. L'asta online parte oggi e si concluderà il 28 giugno, mentre il 25 giugno si terrà anche un'asta dal vivo.
[idgallery id="1680549" title="Vivienne Westwood, vita e carriera della stilista"]
L'asta voluta da Vivienne Westwood
Tra i pezzi in vendita vi sono oltre 250 tra vestiti e accessori iconici che hanno definito lo stile eccentrico e innovativo di Westwood. Il lotto più datato risale all'autunno/inverno 1984-85. Ma ogni oggetto o abito esposto rappresenta un momento significativo nella vita e nella carriera di Vivienne. Non mancano memorabilia preziosi, tra cui carte da gioco firmate dalla stilista e stilizzate per sensibilizzare il pubblico su temi cruciali come il cambiamento climatico, le disuguaglianze sociali e i diritti umani.
[idarticle id="1884258,2046337" title="L'accessorio del giorno, la collana con le perle di Vivienne Westwood che tutte vogliono,Addio a Vivienne Westwood, la stilista attivista più sovversiva di sempre"]
Questo progetto era stato concepito dalla stessa designer negli ultimi mesi della sua vita, quando già sapeva che non avrebbe potuto assistere alla sua realizzazione. La gestione dell'iniziativa è stata poi portata avanti con cura dal vedovo, il direttore creativo del marchio di moda Andreas Kronthaler, e dalla curatrice Clementine Swallow.
[idgallery id="2074825" title="L'omaggio della moda al funerale di Vivienne Westwood a Londra: tutti i look"]
Combattere per un mondo più giusto
I proventi dell'asta andranno a sostenere diverse organizzazioni benefiche, tra cui Greenpeace, Amnesty International e Medici Senza Frontiere, oltre alla Vivienne Foundation. Quest'ultima è stata creata dalla stessa stilista con l'obiettivo di promuovere una società più giusta, difendere l'ambiente e supportare le battaglie per le quali la stilista si è sempre spesa con passione. Tra le ultime, la liberazione dalla prigione di Julian Assange, fondatore di WikiLeaks, e la sua opposizione all'estradizione negli Stati Uniti.
[idarticle id="193559,88534" title="Vivienne Westwood: i segreti di una vita nell'autobiografia,Vivienne Westwood per Save The Arctic. Con le star"]
Anche dopo la sua scomparsa, la "regina del punk" continua a ispirare e a sostenere le cause che le stavano a cuore. L'asta della sua collezione personale non è solo un omaggio alla sua eredità stilistica, ma anche un potente gesto di generosità che rispecchia il suo impegno indomabile per un mondo migliore.
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L'asta voluta da Vivienne Westwood
Tra i pezzi in vendita vi sono oltre 250 tra vestiti e accessori iconici che hanno definito lo stile eccentrico e innovativo di Westwood. Il lotto più datato risale all'autunno/inverno 1984-85. Ma ogni oggetto o abito esposto rappresenta un momento significativo nella vita e nella carriera di Vivienne. Non mancano memorabilia preziosi, tra cui carte da gioco firmate dalla stilista e stilizzate per sensibilizzare il pubblico su temi cruciali come il cambiamento climatico, le disuguaglianze sociali e i diritti umani.
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Questo progetto era stato concepito dalla stessa designer negli ultimi mesi della sua vita, quando già sapeva che non avrebbe potuto assistere alla sua realizzazione. La gestione dell'iniziativa è stata poi portata avanti con cura dal vedovo, il direttore creativo del marchio di moda Andreas Kronthaler, e dalla curatrice Clementine Swallow.
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Combattere per un mondo più giusto
I proventi dell'asta andranno a sostenere diverse organizzazioni benefiche, tra cui Greenpeace, Amnesty International e Medici Senza Frontiere, oltre alla Vivienne Foundation. Quest'ultima è stata creata dalla stessa stilista con l'obiettivo di promuovere una società più giusta, difendere l'ambiente e supportare le battaglie per le quali la stilista si è sempre spesa con passione. Tra le ultime, la liberazione dalla prigione di Julian Assange, fondatore di WikiLeaks, e la sua opposizione all'estradizione negli Stati Uniti.
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Anche dopo la sua scomparsa, la "regina del punk" continua a ispirare e a sostenere le cause che le stavano a cuore. L'asta della sua collezione personale non è solo un omaggio alla sua eredità stilistica, ma anche un potente gesto di generosità che rispecchia il suo impegno indomabile per un mondo migliore.