G7 in Puglia, la premier Giorgia Meloni apre il vertice a Borgo Egnazia

  • 13 giorni fa
Bari, 13 giu. (askanews) - Al via a Borgo Egnazia il vertice G7. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in tailleur rosa, ha firmato con un pennarello un pannello con il logo del summit italiano e poi uno ad uno ha accolto i leader inviati al vertice. La prima ad arrivare è stata la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.

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Il presidente americano Joe Biden è invece arrivato a Borgo Egnazia, con un ritardo di una ventina di minuti. La premier Giorgia Meloni lo ha quindi atteso sulla pedana riservata all'accoglienza. Nel frattempo, per ingannare il tempo, la premier ha fatto un selfie e scherzato con fotografi e operatori. Abbracci e baci tra i due, poi Biden ha firmato come tutti i leader il logo G7. I due sono stati poi raggiunti dagli altri leader per la foto di famiglia.

Il primo giorno di lavori prevede tre sessioni dedicate ad Africa e cambiamento climatico, Medio Oriente e Ucraina, con la presenza del presidente Volodymyr Zelensky. La premier Meloni dopo la tradizionale foto di famiglia ha voluto dare l'indirizzo a questo importante summit.

«E' la settima volta che l'Italia giuda questo fourm che nel 2025 compie 50 anni, il G7 che nella sua storia ha assunto un ruolo insostituibile nella gestione delle crisi globali, particolarmente quelle che mettono a repentaglio libertà e democrazia».

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Il vertice del G7 a presidenza italiana cade in un momento delicato per la comunità internazionale, con le guerre in Ucraina e a Gaza e i leader di Stati Uniti, Francia e Regno Unito alle prese con delicate elezioni nelle prossime settimane e mesi. Joe Biden deve respingere l'assalto di Donald Trump, è sempre più frustrato dai sondaggi ed è alle prese con la vicenda personale del figlio Hunter, condannato per possesso di armi da fuoco, mentre faceva uso di droghe. Il primo ministro britannico Rishi Sunak affronterà la sfida del voto il 4 luglio, consapevole della crescente possibilità che i suoi conservatori perdano il potere.

Il presidente francese Emmanuel Macron, da parte sua, si trova ad affrontare altrettanti problemi in patria: domenica ha indetto elezioni legislative anticipate al 30 giugno, dopo che la sua alleanza centrista è stata surclassata dall'estrema destra alle elezioni per il Parlamento europeo dello scorso fine settimana.

Anche la posizione del cancelliere tedesco Olaf Scholz, che lo ha parzialmente seguito sull'uso delle armi dei Paesi Nato contro obiettivi militari in Russia, è altrettanto fragile: il suo Spd ha dovuto cedere il passo ai rivali della Cdu-Csu e all'avanzata dell'estrema destra di Afd.

Nonostante questi problemi i Sette Grandi sembrano concordare sul fatto che è necessario restare al fianco dell'Ucraina.

Questa sera ricevimento al Castello Svevo di Brindisi, offerto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sono oltre 2 mila i giornalisti accreditati, da vari Paesi del mondo, per seguire l'evento.