Meloni in Albania, visita all'hotspot rovinata dal "disturbatore" Magi

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Shengjin (Albania), 5 giu. (askanews) - Al porto di Shengjin, in Albania, la prima struttura a gestione italiana che potrà ospitare fino a 200 migranti è pronta. Secondo fonti locali, da qui le persone verranno poi trasferite in una seconda struttura, a Gjader. La presidente del Consiglio è andata a visitare entrambe con il premier albanese Edi Rama.All'uscita della struttura di Shengjin, tuttavia, c'è stato un incidente che ha visto protagonista il segretario di +Europa Riccardo Magi, il quale è stato strattonato dalle guardie di sicurezza per aver tentato di ostacolare il passaggio dell'auto con a bordo Meloni.In mano aveva il cartello con la scritta "No all'hotspot elettorale". La premier è scesa dalla macchina per andargli in soccorso e ne è nato un acceso diverbio: "Se accade questo a un parlamentare italiano potete immaginare cosa accadrà ai poveri cristi che saranno chiusi qui", ha accusato Magi. "Seeee poveri cristi.... C'è una legislazione italiana ed europea, lei non è il segretario di +Europa? Non voleva +Europa? Che +Europa è?", ha tagliato corto Meloni risalendo in macchina.Non è finita qui, Meloni è uscita nuovamente dall'auto per replicare: "Ho fatto un sacco di campagna elettorale e non sapevo se avrei superato la soglia di sbarramento. Le sono totalmente solidale. Le do una mano volentieri", gli ha detto Meloni.Prima, parlando con i giornalisti, Magi aveva denunciato: "La struttura in cui siamo - si è chiesto Magi - che luogo è? È un hotspot? È un centro di prima accoglienza? Quali persone ci arriveranno? Dove verrà fatto lo screening per valutare i vulnerabili che in base alla legge non dovranno essere portati in Albania?".

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