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Roma, 21 mag. (askanews) - Donald Trump non ha gradito la presentazione al Festival di Cannes di "The Apprentice", biopic che racconta il tycoon da giovane, ambizioso immobiliarista nella New York degli anni Settanta. Lo mostra come un ingenuo arrampicatore sociale prima che impari l'arte del commercio e del potere. E non risparmia tradimenti e scene in cui si sottopone a interventi estetici. Con soprattutto una sequenza, che ha fatto discutere, in cui l'ex moglie Ivana viene stuprata.La critica ha esaltato soprattutto l'interpretazione di Sebastian Stan che fa Trump, e di Jeremy Strong nei panni del suo spietato mentore e avvocato Roy Cohn. Ma l'ex presidente Usa e il suo team hanno giurato di fare causa al film. Il regista iraniano, naturalizzato danese, Ali Abbasi, in conferenza stampa ha difeso il film: "Il team di Donald dovrebbe aspettare di vederlo prima di parlare di farci causa" ha detto: "Non credo che questo sia un film che non gli piacerà... Penso che ne rimarrebbe sorpreso". "Si tratta di prendere queste persone che sono icone, che sono odiate, amate e in un certo senso decostruire questa immagine mitologica in esseri umani terreni - ha spiegato - con questo arriva la comprensione, con questo arriva la simpatia. Questo non significa necessariamente perdonare tutto ciò che hanno fatto, ma significa comprensione e empatia".Il direttore della comunicazione della campagna di Trump ha dichiarato che verrà intentata una causa "per affrontare le affermazioni palesemente false di questi finti registi". Parlando alla France Presse, l'ha definita "spazzatura", "pura finzione che sensazionalizza bugie che sono state a lungo sfatate".La prima di "The Apprentice" è avvenuta proprio mentre Trump è sotto processo a Manhattan per lo scandalo Stormy Daniel e arriva a pochi mesi dalle presidenziali statunitensi, cosa che potrebbe spingere il film , ha scherzato Abbasi, suggerendo che potrebbe uscire a settembre, in occasione del secondo dibattito Biden-Trump.

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