C'è anche qualcosa che va storto nel rapporto ottimo e eccellente tra Vladimir Putin e Xi Jinping. Non c'è dubbio. In questi giorni, con la visita di Putin a Pechino avremo occasione di passare in rassegna tutte le ragioni per cui questi due alleati sono soddisfatti di come le cose stanno andando nel mondo. L'Occidente è in una fase di difficoltà. L'America in particolare, ha il fiato grosso.Due conflitti in Ucraina e in Medio Oriente non vanno certamente per il verso giusto. Oltre ad essere una tragedia per le popolazioni che li subiscono, mettono a nudo anche le difficoltà dell'Occidente. Però ci sono anche delle cose che non funzionano come dovrebbero nel rapporto tra Mosca e Pechino e ne ricordo due che è bene non dimenticare. La prima è che Xi Jinping ha la memoria lunga e non può dimenticare che all'inizio del 2022 Putin, andandolo a trovare alle inaugurazioni delle Olimpiadi invernali di Pechino, gli raccontò una balla.Gli raccontò che l'invasione dell'Ucraina sarebbe stata un'operazione militare velocissima, indolore, questione di poche settimane, e avrebbe insediato un governo fantoccio a Kiev. Questa era stata l'anticipazione che Putin aveva dato a Xi Jinping. Le cose sono andate ben diversamente. E quindi Xi ne aveva tratto delle lezioni su quanto può fidarsi o deve non fidarsi delle cose che gli racconta Putin.L'altro aspetto è ancora un po' più nascosto: è singolare che quel grande progetto di un nuovo gasdotto tra la Siberia e la Cina, di cui si è parlato molto come uno dei segnali concreti, corposi, strutturali della nuova alleanza tra Cina e Russia. Quel gasdotto è sempre un progetto sulla carta. La Cina non ha fretta di legarsi alla Russia con una eccessiva dipendenza energetica.Xi Jinping in questo senso non vuole commettere gli errori che commisero gli europei, in particolare ai tempi di Gerhard Schroder, di Angela Merkel e anche di tanti governi italiani, quando si legarono eccessivamente all'energia russa. Queste sono due macchie da tenere presenti in un rapporto che per il resto verrà celebrato come un grande successo nel 75esimo anniversario del riconoscimento della Repubblica Popolare Cinese da parte dell'allora Unione Sovietica. Mosca e Pechino possono constatare che gran parte del mondo oggi condivide la loro ostilità all'Occidente.
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