Nel giorno della chiusura dei lavori del G7 Clima, Ambiente ed Energia, martedì 30 aprile, le attiviste di Ribellione Animale, movimento di disobbedienza civile, hanno imbrattato la sede della Prefettura di Torino con il letame, lanciandolo contro il portone d’ingresso e usandolo per scritte sulle pareti. Inoltre hanno srotolato uno striscione con la richiesta: «Stop sussidi pubblici agli allevamenti». Le attiviste hanno poi spiegato le ragioni della protesta: «Mentre i sette signori del G7 si blindano nella reggia di Venaria, scortati e blindati da ingentissimi reparti di forze militari e di polizia per parlare di Clima, Ambiente ed Energia, non si può non notare subito il grande assente nei discorsi retorici delle autorità: l'industria zootecnica. Il nostro intento è quello di mettere in luce lo sterminio animale operato dal reparto zootecnico, il dannoso impatto ambientale causato dagli allevamenti intensivi e dall’industria ittica, da sempre le grandi assenti nei summit sul clima, assieme allo spreco di suolo e risorse indispensabili al mantenimento degli ecosistemi che ci garantiscono la sopravvivenza sul pianeta». (massimo massenzio)
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