La sigla W123 è la sigla di progetto di un'autovettura di fascia alta prodotta in più varianti di carrozzeria dalla tedesca Mercedes-Benz, dal gennaio 1976 alla fine del 1985. I primissimi esemplari sono stati però prodotti già nel dicembre dell'anno precedente, mentre le ultime versioni con carrozzeria station wagon uscirono di produzione all'inizio del 1986.Il progetto W123 venne avviato durante la prima metà degli anni settanta del secolo scorso. Obiettivo principale del progetto fu quello di realizzare una vettura in grado di sostituire degnamente la oramai anziana serie Strich-Acht, in listino dal 1968, e di migliorarne ulteriormente le doti di qualità costruttiva e di sicurezza per gli occupanti.
Tutti i lamierati e il telaio vennero sottoposti a trattamenti antiruggine, allo scopo di allungare la vita a ogni esemplare; tali procedimenti diedero effettivamente i loro frutti, se si pensa che all'inizio degli anni 2000, oltre 15 anni dopo l'uscita di produzione dell'ultima W123, risultavano circolanti ancora quasi i tre quarti dell'intera produzione. Gran parte dell'abitacolo è rivestito in finta pelle ad invecchiamento differenziato: le zone soggette maggiormente all'esposizione ai raggi solari sono rivestite di una finta pelle trattata in modo da resistere maggiormente all'invecchiamento rispetto a quelle che non lo saranno. Un altro aspetto che riguarda la qualità costruttiva sta nel fatto che le scocche delle W123 sono state saldate quasi esclusivamente da robots.
Altro requisito richiesto dai vertici Daimler-Benz per il nuovo modello fu quello di equipaggiarla con nuovi motori che consumassero di meno rispetto a quelli montati sulle W114 e W115.
Sul fronte sicurezza, oltre alla scocca con frontale e coda a deformazione programmata, vennero applicate altre soluzioni, come gli spinotti di sicurezza per la chiusura delle porte, la plancia rivestita in materiale morbido, lo sterzo a piantone collassabile con volante anch'esso morbido e le cinture di sicurezza con attacchi incorporati al sedile.
Il disegno della carrozzeria venne affidato all'équipe guidata da Bruno Sacco, da un anno responsabile del design presso la casa di Stoccarda.
Tutti i lamierati e il telaio vennero sottoposti a trattamenti antiruggine, allo scopo di allungare la vita a ogni esemplare; tali procedimenti diedero effettivamente i loro frutti, se si pensa che all'inizio degli anni 2000, oltre 15 anni dopo l'uscita di produzione dell'ultima W123, risultavano circolanti ancora quasi i tre quarti dell'intera produzione. Gran parte dell'abitacolo è rivestito in finta pelle ad invecchiamento differenziato: le zone soggette maggiormente all'esposizione ai raggi solari sono rivestite di una finta pelle trattata in modo da resistere maggiormente all'invecchiamento rispetto a quelle che non lo saranno. Un altro aspetto che riguarda la qualità costruttiva sta nel fatto che le scocche delle W123 sono state saldate quasi esclusivamente da robots.
Altro requisito richiesto dai vertici Daimler-Benz per il nuovo modello fu quello di equipaggiarla con nuovi motori che consumassero di meno rispetto a quelli montati sulle W114 e W115.
Sul fronte sicurezza, oltre alla scocca con frontale e coda a deformazione programmata, vennero applicate altre soluzioni, come gli spinotti di sicurezza per la chiusura delle porte, la plancia rivestita in materiale morbido, lo sterzo a piantone collassabile con volante anch'esso morbido e le cinture di sicurezza con attacchi incorporati al sedile.
Il disegno della carrozzeria venne affidato all'équipe guidata da Bruno Sacco, da un anno responsabile del design presso la casa di Stoccarda.
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