• 11 mesi fa
BMW 3.0 CS E9 - 1975. La famiglia delle vetture nate dal progetto E9 si compone dei modelli 2.800 CS, 3.0 CS, 3.0 CSi, 3.0 CSL e 3.0 CSLi. Assieme alle berline della serie E3, le BMW E9 costituiscono una famiglia più grande denominata (ma non in via "ufficiale") Neue Sechs (o New Six), poiché impiegano una nuova generazione di propulsori a 6 cilindri abbinati al resto della meccanica derivata dalle Neue Klasse. Il nuovo frontale, opera di Giovanni Michelotti, diede notevole slancio a tutto il corpo vettura. Lo stilista Torinese eliminò i grossi fari rettangolari e la mascherina limitata al doppio "rene", in favore di un frontale a freccia (con vertice nel doppio rene), dotato di un'ampia mascherina (nera opaca) e di quattro fari circolari.
Il family feeling, accentuato anche dagli interni lussuosi, con l'ammiraglia E3 era notevole, tanto che il pubblico vedeva la nuova E9 come versione coupé della E3. In realtà, parte della meccanica, benché caratterizzata da soluzioni tecniche simili (trazione posteriore, sospensioni a ruote indipendenti sia davanti che dietro, sterzo a circolazione di sfere, cambio manuale a 4 marce o automatico a 3), era quella della Neue Klasse, e questo spiegava la presenza dei freni posteriori a tamburo sulle versioni minori della gamma (sulla E3 erano a disco, ma lo erano per esempio anche sulla 3.0 CSL). La prima variante della E9 ad esordire sul mercato fu la 2800 CS del 1968, equipaggiata col 6 cilindri monoalbero di 2788 cm³ con 2 carburatori da 170 CV.
Il notevole successo ottenuto dal modello spinse la BMW ad evolverlo. Nel 1971 la 2800 CS venne rimpiazzata dalle 3.0 CS e 3.0 CSi.
Entrambe avevano una cilindrata maggiorata a 2986 cm³, ma, mentre la prima manteneva l'alimentazione a carburatori (180 CV), la seconda aveva un nuovo impianto di iniezione elettronica (200 CV).

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