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La 2600 Sprint disegnata da Giorgetto Giugiaro per la carrozzeria Bertone solo due anni prima su un nuovo autotelaio, sempre derivato da quello della 4 porte ma dal passo accorciato a 2580 mm.
Questo modello venne mantenuto pressoché identico grazie al design avanzato del frontale, caratterizzato da un'unica apertura coperta da una griglia, una novità assoluta nel 1960. Anche i fanali, doppi e di diametro diverso, sono inseriti all'interno della griglia stessa anziché essere montati sulla carrozzeria e lo scudetto Alfa Romeo viene modificato e risalta in questa nuova configurazione perché, non più essendo appoggiato alla lamiera, acquisisce un certo spessore e si estende anche sul cofano, con una "coda" cromata, più corta. L'unica differenza su tutta la carrozzeria è sul cofano, dove compare una presa d'aria centrale per poter alloggiare il nuovo motore. Il paraurti rimane una striscia cromata su cui sono montati gli indicatori di direzione. La fiancata, con andamento simile a quello della Giulietta Sprint, è completamente liscia, con una striscia cromata sottoporta, lo stemma della Bertone montato sotto la scritta 2600 Sprint sul parafango anteriore e i passaruota posteriori "tagliati" da un rilievo della lamiera. Il posteriore è tronco e privo di pinne, con lo specchio di coda incassato entro cui si trovano i fanalini e il portatarga.
Nell’abitacolo vi sono quattro posti, i due anteriori su sedili separati ben imbottiti, e i due posteriori, più piccoli, su una panchetta; entrambi rivestiti in vinile e tessuto. Il cruscotto, dotato di un rivestimento superiore antiriflesso, una fascia centrale in tinta con la carrozzeria e un'imbottitura inferiore, prevede una palpebra nera al cui interno si trovano tre strumenti circolari affiancati, quello del tachimetro/contachilometri, quello unico con indicatore del livello della benzina e termometro di acqua e olio, e il contagiri. Il volante ha le tre razze in alluminio mentre la corona ed il pulsante del clacson in bachelite nera. Al centro della plancia vi è la scritta 2600 Sprint, identica a quella sul parafango, di fronte al passeggero si trovano un alloggiamento per la radio e un cassetto portaguanti, chiuso da uno sportello, mentre alle estremità le bocchette orientabili per la climatizzazione. Sotto la plancia, dietro la leva del cambio, ci sono il posacenere e i comandi della climatizzazione. Tra gli accessori a pagamento vi sono le ruote a raggi, l'aria condizionata, i vetri elettrici e gli interni rifiniti in pelle, raffinate dotazioni adeguate all'alta classe della vettura.
La meccanica, eccetto che per il passo accorciato a 2580 mm, rispecchia quello della 2600 Spider con motore da 145 CV e cambio a 5 marce con leva posta sul tunnel e anche qui si toccano i 200 km/h di velocità massima. L'unica modifica meccanica di rilievo riguarda i freni, che diventano a disco su tutte le ruote a partire dal 1964.

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