NSU Prinz 4 L

  • 9 mesi fa
Nel 1965 venne introdotto un nuovo livello di allestimento, la Prinz 4L, che andò a porsi al vertice della gamma essendo più ricco di quello della Prinz 4S. Fra le novità proposte dalla Prinz 4L a livello di allestimento, vanno ricordati i sedili con rivetimento bicolore e provenienti dalla Prinz 1000, un nuovo modello derivato dalla Prinz 4, ma di maggiori dimensioni, con un motore più grande e quindi di fascia più alta. La Prinz 4L fu inoltre caratterizzata da un migliore isolamento acustico fra il vano motore e l'abitacolo. Ciononostante, la Prinz 4L si rivelò meno costosa rispetto alla concorrenza. Nello stesso anno, sempre dalla Prinz 1000, la Prinz 4 ricevette l'avantreno e lo sterzo indipendentemente dall'allestimento, pertanto anche in versione base. Sempre la Prinz 4L ricevette nel 1966 un nuovo paraurti con trattamento anticorrosione. Il 1966 vide anche un rallentamento nel mercato automobilistico tedesco, che avrebbe fatto da preambolo ad una vera e propria recessione acuitasi negli anni successivi. Progressivamente, le vendite della Prinz 4 si fecero via via sempre meno consistenti in Germania, ma sempre più sostenute nei mercati esteri. A parte quei Paesi (Egitto e Sudamerica in primis) in cui la Prinz 4, venne assemblata in loco, più o meno fedelmente al modello originale, furono alcuni Paesi come ad esempio l'Italia, in cui la Prinz 4 venne invece esportata, a far segnare dei significativi incrementi. Volendo fare un confronto fra l'Italia e la Germania Ovest, nel 1968 le vendite della Prinz 4 in madrepatria furono solo il 16% di quelle destinate al Bel Paese, mentre l'anno seguente la percentuale si ridusse addirittura all'11% e all'8,3% nel 1970. Va anche contato che la Prinz 4 stava via via pagando lo scotto di uno schema tecnico superato, che la concorrenza stava accingendosi ad abbandonare. Solo in quei Paesi economicamente più deboli la Prinz 4 stava continuando ad ottenere consensi. Editing Dr. Fernando Menichini

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