Libia, caos e confusione nei soccorsi, "eppure siamo un paese ricco"

  • anno scorso
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00:00 Caos e confusione regnano ancora nelle zone dell'est della Libia colpite dalle inondazioni.
00:09 Il bilancio continua ad aggravarsi ed è impossibile prevedere quante saranno le
00:14 vittime in questo martoriato paese nordafricano. Le piogge hanno invaso un territorio dove la
00:18 manutenzione delle grandi opere è inesistente da anni, incluse le due dighe che sono crollate
00:24 sotto la spinta delle acque, spazzando via interi quartieri della città di Derna con i
00:28 loro abitanti. Solo qui i morti potrebbero essere 20.000. Mentre si spazza via il fango e si cercano
00:35 ancora corpi, i residenti parlano della disorganizzazione che ha rallontato i soccorsi.
00:40 Dopo anni di guerra civile dalla caduta di Gheddafi ora la Libia è spaccata, metà sotto il controllo
00:45 del governo di Tripoli, riconosciuto dall'occidente, l'altra metà, questa, sotto il controllo del
00:50 generale Haftar. Rab Shnaib è un attivista della città di Al-Baida. "Io vengo da Derna",
00:58 dice, "ho perso tante persone care". Nonostante gli sforzi delle organizzazioni umanitarie,
01:03 in tanti parlano del caos. Mancano i rifornimenti, la gente di Al-Baida non ha elettricità e dice
01:12 che non ha avuto attenzione dal governo. Gulsansar Al-Darsi, un altro residente di Al-Baida,
01:19 dice "paghiamo un prezzo da tanto tempo, la crisi dell'elettricità, la crisi dell'acqua,
01:24 non da oggi. Non abbiamo pozzi nella regione della costa". Qui aggiunge "c'era gente che
01:31 viveva in baracche di latta, roba che non esiste neanche nei paesi più poveri, ma qui in Libia sì".
01:36 Certo la Libia è un paese ricco di petrolio, ma in realtà siamo considerati alla pari della Somalia
01:44 fin dagli anni '50 e c'è da chiedersi perché, viste le risorse che abbiamo, e spesso si dice
01:50 che è colpa del governo poco efficiente.
01:52 [Musica]

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