Tra figura e astratto: a Brescia Musei i movimenti di Mattotti

  • anno scorso
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00:00 Lo stile di Lorenzo Mattotti, fatto di una continua rigenerazione dell'immagine, mai
00:08 ferma e mai completamente risolta nei canoni del realismo, è inconfondibile e in un certo
00:13 senso accoglie lo spettatore dentro di sé, lo abbraccia.
00:16 Per questo visitare la mostra che la Fondazione Bercham Musei gli dedica, con la curatela
00:20 colta ed elegante di Melania Gazzotti, è un'esperienza che va oltre i confini dell'illustrazione
00:26 per accogliere molte altre suggestioni, a partire dal costante riferimento al movimento.
00:30 Credo che faccia parte un po' proprio del mio lavoro il movimento, l'idea anche della
00:37 linea che si trasforma, il colore che non è mai fermo, l'idea di metamorfosi anche,
00:44 con il disegno si ha la possibilità con la linea di trasformare le forme.
00:48 Credo che il movimento faccia parte ormai della nostra percezione dell'immagine.
00:53 L'esposizione, intitolata "Story, ritmi e movimenti", si articola su tre sezioni,
00:58 il lavoro di Matotti sulla musica, quelli dedicati al cinema, tra cui manifesti per
01:02 molti festival compresi dalla Biennale di Venezia, e quelli ispirati al mondo della
01:05 danza, e in molti casi sono opere che nascono in relazione ad altri artisti, siano essi
01:10 poeti come Edgar Allan Poe, musicisti come Lou Reed, o registi come Antonioni, o ancora
01:15 i ballerini del Carnevale di Rio de Janeiroiro.
01:17 Ho avuto la fortuna di collaborare con queste grandi personalità e forse è proprio il
01:22 fatto di dover lavorare con loro e provare che ero all'altezza della qualità mi ha
01:27 stimolato molto, perché io da solo casomai sono molto pigro.
01:31 La Bossa Bresciana ospita poi anche un'opera inedita, un grande trittico di oltre 4 metri,
01:36 ispirato a una danza collettiva, un'opera affascinante e complessa che oggi appare un
01:40 po' alla sintesi delle suggestioni che l'esposizione ha così ben raccontato, partendo dagli studi
01:45 più piccoli, per arrivare poi alle grandi tele.
01:47 Riuscire a farle in grande è stato un grande piacere e mi viene voglia anche di approfondire
01:53 ancora di più il tema, perché piano piano possono diventare sempre più astratti, voglio
01:58 portare al limite proprio il confine tra astrazione figurativa, è una cosa che mi ha sempre affascinato.
02:05 Su questo confine, lungo il quale scorrono moltissime emozioni legate all'umano, dalla
02:09 paura all'amore, dallo stupore alla felicità, l'arte di Mattotti trova il proprio punto
02:12 mobile di equilibrio e si svela con tutta la forza del suo tatto e del suo colore capaci
02:17 di dare forma alla vita.
02:19 Grazie.
02:21 [Musica]

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