Adattamento per la televisione della pièce teatrale Affabulazione di Pasolini, già messa in scena in teatro da Gassman | dG1fYk9LZWJkTFVjQmc
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00:00 Spesso a un attore che abbia avuto un'esperienza teatrale abbastanza lunga si chiede qual è
00:20 stata la cosa che hai preferito, una domanda che naturalmente non ha possibile risposta,
00:26 a volte mi viene di citare l'Amleto che ho fatto a 30 anni oppure l'Oreste di Alfieri
00:32 che ho fatto anche quello da giovane per molte stagioni, ma fra le opere moderne certamente
00:38 una di quelle che mi vengono prima alla memoria è Affabolazione di Pasolini, io ho lessi
00:43 il testo durante un viaggio in aereo, Pasolini era morto da poco, fu pubblicato e mi diede
00:51 un'emozione molto particolare, tanto che decisi di farla subito al mio rientro e così avvenne
00:57 e feci la prima edizione a cui ne è seguita un'altra più recente. Questo perché? Cos'è
01:05 che mi emozionava? Credo anzitutto alla tematica, questo duello amoroso, questa impossibile
01:11 conciliazione fra le generazioni, fra i padri e i figli, un tema che è lo stesso di Amleto,
01:17 di Oreste e di altre cose che io ho fatto, ma soprattutto questa straordinaria ambiguità
01:23 del linguaggio pasoliniano che in Affabolazione ha toccato in alcuni punti i vertici maggiori
01:31 della sua produzione, un'ambiguità nel senso anche del contenuto e della forma, del rapporto,
01:38 una tragedia moderna in versi, versi aspri, versi difficili, a volte apparentemente duri,
01:46 ma che costituiscono un po' come quelli famosi insormontabili di Alfieri, i rampini
01:54 per fare questa arrampicata apparentemente impossibile. In effetti il grande successo
02:01 di pubblico delle mie due edizioni di Affabolazione stupì me stesso e evidentemente questa emozione
02:07 arrivava anche agli spettatori e l'opera non è tutta perfetta, ha degli alti e bassi,
02:18 però ogni tanto delle illuminazioni liriche e affettive, sentimentali di grandissima potenza.
02:25 Attilio Bertolucci che scriveva un'introduzione alla edizione del testo, diceva questa che
02:33 è forse la più tremenda e la più suave delle opere di Pasolini e che probabilmente
02:38 non vedrà mai la luce. Io sono molto contento di averla portata in teatro alla luce e sono
02:44 molto contento e grato alla Rai perché sia presti a questa presentazione di un'opera
02:50 non facile, ma che certamente ha un grande significato nel panorama della letteratura
02:55 drammatica italiana.
02:57 Ciao!
02:59 [SILENZIO]