Padre Renato Chiera, impegno a difesa delle periferie del mondo

  • anno scorso
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00:00 OI, TUTTO BEN! Sono padre Renato Chiera, italo-brasiliano, sono nato in questa casa che vedete e sono
00:16 qui in Italia per celebrare due momenti importanti della mia vita, 81 anni di vita e 45 anni
00:25 di Brasile. Ecco io volevo comunicarvi la gioia e il privilegio che Dio mi ha dato perché 45 anni fa
00:34 mi ha chiamato da questa terra del Montglese, di Montauis e mi ha preso per i capelli, per questo
00:39 ce ne sono pochi, mi ha portato in Brasile nelle grandi periferie e poi mi ha chiamato ad ascoltare
00:46 il grido di tanti ragazzi che mi dicevano "io non voglio morire e voi non fate niente, nessuno fa
00:53 niente, ci lasciate uccidere tutti". Questo grido è entrato nel mio cuore e ho sentito che il grido
00:59 di questi ragazzi in realtà era il grido di Gesù che diceva "io non voglio morire e tu prete non
01:06 fai niente, io ho bisogno di amore, ho bisogno di accoglienza, ho bisogno di persone che mi facciano
01:12 sentire amato" e così è nata questa opera chiamata Casa do Menor che è nelle periferie di Rio, è
01:20 nelle periferie di altri stati, quattro stati del Brasile e che adesso è andata in Guinea-Bissau
01:27 dove noi siamo anche a lato di ragazzi che non hanno futuro in uno dei paesi più poveri del
01:34 mondo. Ecco io credo che sia un privilegio poter vivere per gli altri, per Dio negli altri e vorrei
01:41 invitarvi anche voi a continuare quest'opera con noi. Vi invito al giorno 22-23 di luglio
01:49 nella nuova sede di Casa do Menor che abbiamo qui a San Biagio per celebrare questi momenti
01:58 vorremmo piantare un cedro, il cedro del Livano, un simbolo biblico che vuol dire forza, fedeltà,
02:07 stabilità e poi continuità e longevità. Quest'opera è un'opera di Dio, Dio mi ha chiamato
02:14 di essere strumento ma chiamo anche tutti voi, continuerà se noi continueremo insieme. Grazie
02:21 a tutti.
02:22 [Musica]

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