Un maledetto imbroglio è un film noir del 1959 diretto e interpretato da Pietro Germi, con Claudia Cardinale.
Trama: In un antico palazzo di Piazza Farnese avviene un furto nella casa del collezionista d'arte commendatore Anzaloni, su cui indaga il commissario Ingravallo, dedito con tutte le sue energie al proprio lavoro a costo di trascurare la vita privata. Viene sospettato Diomede, fidanzato di Assuntina, domestica della vicina di casa dell'Anzaloni Liliana Banducci; il giovane però si scagiona mostrando un valido alibi.
Una settimana dopo la Banducci è assassinata nel proprio appartamento. Ingravallo viene incaricato di indagare anche su questo caso, che sospetta collegato con l'episodio precedente e dove appare ambiguo il comportamento del marito della vittima Remo Banducci, escluso dall'eredità, e quello del cugino falso medico Massimo Valdarena, che ha scoperto il delitto. I gioielli rubati all'Anzaloni vengono recuperati, ma i responsabili del furto risultano estranei all'omicidio, mentre la confessione del Banducci a proposito di una relazione con la ex cameriera di casa minorenne Virginia porta solo alla scoperta di una sordida storia di ricatti, non collegata col delitto.
Quando il caso sta ormai per essere archiviato, Ingravallo scopre casualmente che la chiave che Assuntina gli ha dato per entrare nella casa della vittima è una copia recente, realizzando che era stata fatta per Diomede, al quale però era stata data per errore l'originale. Il giovane confessa di essere stato sorpreso dalla Banducci durante un tentativo di furto e, riconosciuto da questa, di averla uccisa preso dal panico. Il commissario fa arrestare l'assassino, ma salva Assuntina dall'accusa di complicità, impietosito dalla giovane in attesa di un figlio.
Trama: In un antico palazzo di Piazza Farnese avviene un furto nella casa del collezionista d'arte commendatore Anzaloni, su cui indaga il commissario Ingravallo, dedito con tutte le sue energie al proprio lavoro a costo di trascurare la vita privata. Viene sospettato Diomede, fidanzato di Assuntina, domestica della vicina di casa dell'Anzaloni Liliana Banducci; il giovane però si scagiona mostrando un valido alibi.
Una settimana dopo la Banducci è assassinata nel proprio appartamento. Ingravallo viene incaricato di indagare anche su questo caso, che sospetta collegato con l'episodio precedente e dove appare ambiguo il comportamento del marito della vittima Remo Banducci, escluso dall'eredità, e quello del cugino falso medico Massimo Valdarena, che ha scoperto il delitto. I gioielli rubati all'Anzaloni vengono recuperati, ma i responsabili del furto risultano estranei all'omicidio, mentre la confessione del Banducci a proposito di una relazione con la ex cameriera di casa minorenne Virginia porta solo alla scoperta di una sordida storia di ricatti, non collegata col delitto.
Quando il caso sta ormai per essere archiviato, Ingravallo scopre casualmente che la chiave che Assuntina gli ha dato per entrare nella casa della vittima è una copia recente, realizzando che era stata fatta per Diomede, al quale però era stata data per errore l'originale. Il giovane confessa di essere stato sorpreso dalla Banducci durante un tentativo di furto e, riconosciuto da questa, di averla uccisa preso dal panico. Il commissario fa arrestare l'assassino, ma salva Assuntina dall'accusa di complicità, impietosito dalla giovane in attesa di un figlio.
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