Transizione ecologica, Confitarma: ascoltare industria marittima

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Roma, 14 dic. (askanews) - "La transizione ecologica riguarda tutti i settori del vivere quotidiano e riguarda chiaramente anche l'industria marittimanazionale. Che è la modalità di trasporto più sostenibile che possa esistere. Lo dobbiamo alla nostra capacità di trasporto, per unità trasportate siamo chiaramente l'industria che inquina di meno. Questo non significa che non dobbiamo fare un grande sforzo, e come lo studio I-Com ha evidenziato la transizione ecologica è indispensabile anche per l'industria marittima. Siamoquindi impegnati in un processo che deve essere però accompagnato dalla governance nazionale e internazionale perchè siamo una industria "hard to abate", nel senso che i fossili saranno ancora il nostro combustibile di riferimento per almeno un ventennio".Lo ha affermato Luca Sisto, direttore generale Confitarma, in occasione del convegno sul rapporto "Italia, Domani? Le sfide del Pnrr tra sostenibilità e transizione energetica", promosso da I-Com.Accompagniamo allora l'industria nella scelta di ciò che sarà il combustibile del futuro pensando sempre però che il 90% della produzione mondiale viaggia viaggia via mare emettendo meno del 3%. E' una sfida condivisa, il Pnrr e il fondo complementare già hanno fatto qualcosa ma dobbiamo continuare su questa strada e avere una governance nazionale che ascolti l'industria marittima per fare le scelte migliori nel prossimo ventennio".

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