Consegnare questo cammino à Maria

Ciao a tutti Ho deciso di venire ad Alzano sopra paese della mia diocesi perché c'è questa Cappellina dedicata a Nostra Signora di Fatima oggi è la sua festa.
Ho deciso di venire qui perché è a Maria che avevo consegnato questo cammino questo viaggio. Ed è alla sua presenza insieme a lei che vorrei concluderlo.
Devo a Maria la presenza di Gesù nella mia vita, se Gesù è venuto a me, ha potuto venire a me è grazie a Maria, e se posso andare al Signore è sempre grazie a lei.
Per cui capite la mia riconoscenza personale a Maria.
Ecco siamo qui, allora siamo qui in questa Chiesina che vi mostro.
Qualcosa di molto semplice; la sua presenza materna nel nostro cammino, nella nostra vita.
Ecco il mio viaggio finisce ma il mio cammino continua, naturalmente.
Anzitutto, grazie a tutti voi in questi mese, camminando, pedalando, ascoltandoci à vicenda, ascoltando soprattutto la parola del Signore. Conoscendoci.
Riconoscendoci anche come parte dell'unico umanità condividendo la nostra fatica il nostro amore per le persone, il nostro desiderio che il mondo sia migliore; riprovando a condividere anche le nostre sofferenze in questo tempo difficile, dove l’ingiustizia talvolta sembra prendere il sopravento, non ci sia più speranza.
Io credo che incontrandoci, abbiamo punto toccare con mano, che c'è un bene che ci lega e che non muore; e naturalmente è nelle nostre mani: è dentro di noi, e tra di noi e allora nella misura in cui coltiviamo legami forti, solidi, giusti, buoni dove il bene fiorisce, e ha bisogno di essere irrigato, ha bisogno di essere coltivato, nutrito.