Arrivano "novità dirompenti" sul fronte della #cura al #Covid 19. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, in data 6 agosto 2021, dell'autorizzazione da parte dell'#Aifa all'utilizzo di alcuni anticorpi #monoclonali si potrebbero aprire scenari inattesi. Le cure al #virus, in tanti casi negate e ostracizzate, ora cominciano a essere sdoganate. A partire dai monoclonali resi celebri per la prima volta, ormai quasi un anno fa dall'ex Presidente degli #StatiUniti #DonaldTrump che li aveva raccomandati in base alla sua esperienza personale.
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Così l'annuncio dell'Agenzia italiana del #farmaco che ha dato "parere positivo all'utilizzo dell' #anticorpo sotrovimab" perché "ha dimostrato un favorevole rapporto beneficio/rischio anche nei confronti delle principali varianti circolanti di Sars-CoV-2", potrebbe aprire le porte a una condizione inedita. La svolta è stata ben spiegata in diretta dall'avvocato #AlessandroFusillo, ai microfoni di Fabio #Duranti e Stefano Molinari: "Un #vaccino sperimentale si può mettere in commercio soltanto ad una condizione, che è prevista dal regolamento comunitario, cioè l'esistenza di un'esigenza medica insoddisfatta. Quindi il fatto che non esiste una cura. Questa situazione non esiste più, viene meno l' #autorizzazione ai #vaccini".
Il legale ha poi annunciato un'iniziativa già messa in piedi alla luce dei recenti fatti: la richiesta in forma scritta presentata a #Aifa, #Ema e commissaria per la Salute dell' #UnioneEuropea Stella Kyriakides.
Ecco l'intervento dell'Avv. #Fusillo a Un Giorno Speciale.
"La notizia è che c'è una novità dirompente: l'Aifa ha approvato i famosi anticorpi monoclonali. Sappiamo che fino ad ora le cure sostanzialmente non c'erano, perché si diceva tachipirina e vigile attesa e il Consiglio di #Stato diceva che ci sono cure che conosciamo, #idrossiclorochina, #ivermectina, che però sono rimesse alla #scienza e coscienza del singolo medico che decide lui come curare i suoi pazienti e quindi non è un protocollo ufficiale.
Bene dal 4 agosto 2021 abbiamo un #protocollo ufficiale, pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Quindi io ho fatto tre cose molto semplici: ho scritto all'Aifa e gli ho detto 'cari signori, quindi l'autorizzazione condizionata alla messe in commercio dei vaccini decade'. Perché un vaccino sperimentale si può mettere in commercio soltanto ad una condizione, che è prevista dal regolamento comunitario, cioè l'esistenza di un'esigenza medica insoddisfatta. Quindi il fatto che non esiste una cura. Questa situazione non esiste più, quindi viene meno l'autorizzazione ai vaccini".
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Così l'annuncio dell'Agenzia italiana del #farmaco che ha dato "parere positivo all'utilizzo dell' #anticorpo sotrovimab" perché "ha dimostrato un favorevole rapporto beneficio/rischio anche nei confronti delle principali varianti circolanti di Sars-CoV-2", potrebbe aprire le porte a una condizione inedita. La svolta è stata ben spiegata in diretta dall'avvocato #AlessandroFusillo, ai microfoni di Fabio #Duranti e Stefano Molinari: "Un #vaccino sperimentale si può mettere in commercio soltanto ad una condizione, che è prevista dal regolamento comunitario, cioè l'esistenza di un'esigenza medica insoddisfatta. Quindi il fatto che non esiste una cura. Questa situazione non esiste più, viene meno l' #autorizzazione ai #vaccini".
Il legale ha poi annunciato un'iniziativa già messa in piedi alla luce dei recenti fatti: la richiesta in forma scritta presentata a #Aifa, #Ema e commissaria per la Salute dell' #UnioneEuropea Stella Kyriakides.
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"La notizia è che c'è una novità dirompente: l'Aifa ha approvato i famosi anticorpi monoclonali. Sappiamo che fino ad ora le cure sostanzialmente non c'erano, perché si diceva tachipirina e vigile attesa e il Consiglio di #Stato diceva che ci sono cure che conosciamo, #idrossiclorochina, #ivermectina, che però sono rimesse alla #scienza e coscienza del singolo medico che decide lui come curare i suoi pazienti e quindi non è un protocollo ufficiale.
Bene dal 4 agosto 2021 abbiamo un #protocollo ufficiale, pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Quindi io ho fatto tre cose molto semplici: ho scritto all'Aifa e gli ho detto 'cari signori, quindi l'autorizzazione condizionata alla messe in commercio dei vaccini decade'. Perché un vaccino sperimentale si può mettere in commercio soltanto ad una condizione, che è prevista dal regolamento comunitario, cioè l'esistenza di un'esigenza medica insoddisfatta. Quindi il fatto che non esiste una cura. Questa situazione non esiste più, quindi viene meno l'autorizzazione ai vaccini".
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