Padova - Lavoratori pakistani ridotti in schiavitù: 11 arresti (26.07.21)
- 3 anni fa
https://www.pupia.tv - Operazione “Pakarta” dei carabinieri di Padova e Cittadella e il Nucleo Carabinieri Tutela Lavoro di Venezia che stamani hanno eseguito 11 arresti, di cui 9 nei confronti di pachistani e altri due a carico di italiani, nell'ambito di un'inchiesta su un'organizzazione che sfruttava lavoratori stranieri. Gli indagati sono accusati, tra l'altro, di rapina, estorsione e sequestro di persona.
L'indagine è iniziata nel maggio del 2020 quando, lungo la strada statale 16, nel comune di Piove di Sacco (Padova), era stato trovato un pakistano lasciato a margine della carreggiata con le mani legate dietro la schiena. L'uomo era stato vittima di un violento pestaggio e di rapina. Altri suo connazionali, poco dopo, erano stati trovati abbandonati per strada dopo essere stati malmenati e derubati dei loro averi, mentre cinque pakistani si erano presentati al pronto soccorso di Padova per avere subito un analogo trattamento. I militari scoprivano che le aggressioni erano legate ad un unico evento e che era legato allo sfruttamento di lavoratori, tutti del Pakistan, da parte di un'organizzazione composta da connazionali, che si avvaleva della facciata di una società, con sede in Trentino, che forniva operai ad alcune aziende del Nord.
Dalle indagini è emerso che i componenti dell'organizzazione usavano metodi violenti per soggiogare e intimidire i lavoratori, tutti alloggiati in abitazioni nel Padovano e impiegati all'interno di un'importante azienda padovana. Due persone, che occupavano una posizione apicale nella società, erano a conoscenza della situazione di illegalità e per questo sono state arrestate. (26.07.21)
L'indagine è iniziata nel maggio del 2020 quando, lungo la strada statale 16, nel comune di Piove di Sacco (Padova), era stato trovato un pakistano lasciato a margine della carreggiata con le mani legate dietro la schiena. L'uomo era stato vittima di un violento pestaggio e di rapina. Altri suo connazionali, poco dopo, erano stati trovati abbandonati per strada dopo essere stati malmenati e derubati dei loro averi, mentre cinque pakistani si erano presentati al pronto soccorso di Padova per avere subito un analogo trattamento. I militari scoprivano che le aggressioni erano legate ad un unico evento e che era legato allo sfruttamento di lavoratori, tutti del Pakistan, da parte di un'organizzazione composta da connazionali, che si avvaleva della facciata di una società, con sede in Trentino, che forniva operai ad alcune aziende del Nord.
Dalle indagini è emerso che i componenti dell'organizzazione usavano metodi violenti per soggiogare e intimidire i lavoratori, tutti alloggiati in abitazioni nel Padovano e impiegati all'interno di un'importante azienda padovana. Due persone, che occupavano una posizione apicale nella società, erano a conoscenza della situazione di illegalità e per questo sono state arrestate. (26.07.21)