Bergamo - Truffe su compravendite auto: 2 arresti (27.02.21)

  • 3 anni fa
https://www.pupia.tv - Due fratelli di 29 e 31 anni sono stati tratti in arresto dai carabinieri al termine di un’indagine iniziata nel 2019 su una serie di frodi nella compravendita di auto.

I militari della compagnia bergamasca di Zogno, insieme ai colleghi del comando provinciale di Varese, avevano dato esecuzione, già lo scorso 24 marzo, complessivamente a 8 ordinanze cautelari, emesse dal tribunale di Bergamo, di cui tre in carcere e cinque agli arresti domiciliari, a carico di persone di etnia sinti di cittadinanza italiana, dimoranti nei comuni bergamaschi di Trescore Balneario, Mornico al Serio e Madone, e dei comuni di Fagnano Olona e Busto Arsizio, nel Varesotto. Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di truffa, insolvenza fraudolenta, calunnia, ricettazione, trasferimento fraudolento di valori ed estorsione, specificatamente nella compravendita di veicoli mediante la costituzione di concessionari “fantasma”.

Si è proceduto anche al sequestro di veicoli di lusso come Porsche e Hummer, immobili situati nella provincia di Bergamo, che nel frattempo erano stati intestati a prestanome, e conti correnti bancari per un ammontare di oltre 2 milioni di euro.

L’attività indagine, condotta dai militari della stazione di Villa d’Almé, coordinata dal pubblico ministero della Procura di Bergamo Emanuele Marchisio, si è protratta dal dicembre 2019 al marzo 2021, focalizzandosi su un sodalizio criminale composto principalmente da sinti italiani con il supporto di altri soggetti di nazionalità italiana, avviata a seguito delle diverse frodi che hanno caratterizzato la brevissima vicenda del concessionario “Guido l’auto”, aperto a Sorisole il 3 dicembre 2019 e chiuso il 7 dicembre successivo. La ricostruzione delle diverse frodi, ben 12, patite dagli ignari clienti dell’autosalone ha tuttavia consentito di far emergere un ben più ampio ed allarmante spaccato criminale, connotato dall’operatività di una vera e propria associazione per delinquere, gravitante attorno alla figura dei fratelli.

La metodologia della truffa era così articolata: pubblicizzazione delle vetture tramite noti siti internet; indicazione di un prezzo particolarmente conveniente; visione del mezzo presso l’autosalone; richiesta di versamento di una caparra confirmatoria (generalmente pagata in contanti); richiesta di pagamento anticipato del saldo mediante bonifico su conto corrente; indicazione della data di consegna del mezzo alla settimana successiva rispetto a quella in cui era stato effettuato il pagamento; mancata consegna del veicolo; chiusura dell’autosalone; sviamento dei clienti, mediante calunnia verso altri soggetti indicati quali autori della truffa. (27.05.21)

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