Ostia - Sequestrate 6 imprese del clan Fasciani (27.06.20)
- 4 anni fa
https://www.pupia.tv - I finanzieri del comando provinciale di Roma hanno eseguito la confisca, disposta dalla Corte di Appello, di sei imprese riconducibili al clan Fasciani di Ostia, per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro. Il provvedimento, divenuto definitivo per effetto di pronunce della Corte di Cassazione, rappresenta la conclusione dell'operazione "Tramonto", coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma e condotta dai finanzieri del Gico del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Capitale e del II Gruppo di Ostia.
Nel marzo 2014 le fiamme gialle avevano arrestato 16 persone, tra cui il boss Carmine Fasciani, per intestazione fittizia di beni, aggravata dal metodo mafioso, e sequestrato varie società. All’epoca Fasciani fu condannato a 8 anni e 6 mesi di reclusione. Le indagini accertato come il clan si fosse insinuato e radicato nell'economia legale attraverso prestanome in aziende della ristorazione, della gestione di stabilimenti balneari e delle discoteche. Un sistema architettato per conservare i patrimoni illegali accumulati con lo spaccio di droga, estorsioni, usura.
Nel 2013 con l’operazione “Nuova Alba” erano stati emessi provvedimenti cautelari su alcune società nello stabilimento balneare “Faber Village”, sempre a Ostia. Per aggirarli Carmine Fasciani aveva costituito una serie di piccole imprese, intestate a "teste di legno", che avevano preso in gestione la struttura e le varie attività commerciali all’interno. Le sei imprese all'epoca costituite sono state ora acquisite dallo Stato. Lo stabilimento, che oggi si chiama "Village", è aperto sotto il controllo di amministratori giudiziari. (27.06.20)
Nel marzo 2014 le fiamme gialle avevano arrestato 16 persone, tra cui il boss Carmine Fasciani, per intestazione fittizia di beni, aggravata dal metodo mafioso, e sequestrato varie società. All’epoca Fasciani fu condannato a 8 anni e 6 mesi di reclusione. Le indagini accertato come il clan si fosse insinuato e radicato nell'economia legale attraverso prestanome in aziende della ristorazione, della gestione di stabilimenti balneari e delle discoteche. Un sistema architettato per conservare i patrimoni illegali accumulati con lo spaccio di droga, estorsioni, usura.
Nel 2013 con l’operazione “Nuova Alba” erano stati emessi provvedimenti cautelari su alcune società nello stabilimento balneare “Faber Village”, sempre a Ostia. Per aggirarli Carmine Fasciani aveva costituito una serie di piccole imprese, intestate a "teste di legno", che avevano preso in gestione la struttura e le varie attività commerciali all’interno. Le sei imprese all'epoca costituite sono state ora acquisite dallo Stato. Lo stabilimento, che oggi si chiama "Village", è aperto sotto il controllo di amministratori giudiziari. (27.06.20)