Quella della 2CV è una storia che ufficialmente dura da settant’anni, anche se in realtà è molto più lunga. Inizia, infatti, nel 1935, quando un signore di Clermont-Ferrand entrò nell’ufficio che appartenne ad André Citroën, per prenderne possesso.
Il signore venuto da Clermont-Ferrand si chiamava Pierre-Jules Boulanger. Era nato in Alvernia, regione vulcanica al centro della Francia, fertilissima e quindi a spiccata vocazione agricola. Era un eroe della Grande Guerra, dove si era distinto in aviazione assieme al suo compagno di volo, Pierre Michelin.
E in Alvernia avevano il loro grande stabilimento di pneumatici i fratelli Michelin, gli stessi che avevano salvato dal fallimento le fabbriche di André Citroën qualche mese prima, quando questi si era esposto eccessivamente con le banche per rinnovare completamente i suoi impianti e lanciare la rivoluzionaria Traction Avant.
Non era, infatti, bastato l’immediato e potente successo della Traction a salvare la situazione, aggravata dal rapido peggioramento delle condizioni di salute di André Citroën. La morte lo coglierà giovanissimo nel luglio del 1935, ma la sua amata industria era salva. Al timone era arrivato Boulanger, plenipotenziario dei nuovi proprietari, i fratelli Michelin.
Il signore venuto da Clermont-Ferrand si chiamava Pierre-Jules Boulanger. Era nato in Alvernia, regione vulcanica al centro della Francia, fertilissima e quindi a spiccata vocazione agricola. Era un eroe della Grande Guerra, dove si era distinto in aviazione assieme al suo compagno di volo, Pierre Michelin.
E in Alvernia avevano il loro grande stabilimento di pneumatici i fratelli Michelin, gli stessi che avevano salvato dal fallimento le fabbriche di André Citroën qualche mese prima, quando questi si era esposto eccessivamente con le banche per rinnovare completamente i suoi impianti e lanciare la rivoluzionaria Traction Avant.
Non era, infatti, bastato l’immediato e potente successo della Traction a salvare la situazione, aggravata dal rapido peggioramento delle condizioni di salute di André Citroën. La morte lo coglierà giovanissimo nel luglio del 1935, ma la sua amata industria era salva. Al timone era arrivato Boulanger, plenipotenziario dei nuovi proprietari, i fratelli Michelin.
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