Montebianco, cronaca di un'agonia. (1)

  • 7 anni fa
Tardo luglio 2015. L'impresa non avrebbe niente di pazzesco, se non fosse che ero reduce da 20 giorni di sfaticate tra i 2000 e i 3000 metri e q uindi non ero acclimatato per niente. Io, poi, con l'acclimatazione, ho seri problemi. Soprattutto aggiungendo che avevo anche uno stiramento dietro la coscia sinistra (procuratomi risalendo da un crepaccio il giorno precedente) tanto che la sera prima, al rifugio Gonella, non riuscivo neanche a salire le scale per andare a dormire. No, salire il Montebianco partendo dal Piton des italien non avrebbe niente di pazzesco, soprattutto se poi ridiscendi sino al Montblanc de Courmayeur e trovi un elicottero che ti riporta al Gonella. Ma per com'ero conciato, se la mia guida e i signori della Rai avessero saputo la verità, non mi avrebbero lasciato partire di sicuro. E allora perché farlo? Ecco, è di questo che parla questo video. Parla di una sofferenza tangibile, è la cronaca di un'agonia. E' un montaggio di immagini che ho fatto solo anni dopo, quando ho metabolizzato. Ma ogni volta che lo riguardo, ancor oggi, sento una sofferenza che in quelle ore mi faceva mormorare, a ogni passo: «Mai più». Oggi, ovviamente, con ben altra forma e allenamento, non vedo l'ora di tornarci.