Louis Delluc: Fièvre (1921)

  • 7 years ago
Tra gli impressionisti, Delluc fu il più sobrio come possiamo vedere dal suo cortometraggio Fièvre (1921), egli utilizza in maniera molto parca tutte quelle alterazioni dell’immagini di cui faranno uso, e molto spesso abuso, i suoi contemporanei. Attraverso un attento e sofisticato uso delle luci e degli elementi scenici, egli tende a ricreare piuttosto delle atmosfere nelle quali si rispecchiano gli stati d’animo dei suoi personaggi. La rinuncia agli artifici troppo evidenti, la tendenza al realismo e ai decori naturali, che distinguono le opere di Delluc da quelle degli altri impressionisti, deriva dalla sua concezione di fotogenia come qualità “naturale” dell’oggetto. Essa non viene creata dal cinema, ma solo rivelata. Per tanto il suo cinema presenta un approccio di tipo quasi documentaristico, sconosciuto ed anzi evitato dagli altri impressionisti.
http://www.brevestoriadelcinema.org/storia-del-cinema/04-gli-anni-venti/04-1-limpressionismo/

Con Fièvre Louis Delluc ci presenta un affresco breve ma intenso. Pur essendo andate perdute le didascalie, la vicenda risulta di facile comprensione in tutta la sua drammaticità.
Siamo a Marsiglia in una piccola taverna sul porto gestito da Topinelli (Gaston Modot) e sua moglie Sarah (Ève Francis). Insieme ad un gruppo di marinai di ritorno dall’oriente, spunta però Militis (Edmond Van Daële), vecchia fiamma di Sarah. Con suo grande dispiacere l’uomo si è nel frattempo sposato con una donna orientale (Elena Sagrary) che lo ha vegliato quando era gravemente malato. Nel giro di pochi istanti scoppia una rissa furiosa che porta inevitabilmente ad un finale tragico.
https://emutofu.com/2011/12/18/febbre-fievre-louis-delluc-1921/

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