Portaerei Usa verso la Corea del Nord, cresce la tensione in Estremo Oriente

  • 7 anni fa
È in rotta verso le coste della Corea del Nord, il gruppo navale Carl Vinson, della marina militare statunitense. La flotta, che comprende anche una portaerei della classe Nimitz, incrociava da settimane nel Mare cinese.

L’aumento della presenza statunitense nell’area, secondo gli analisti, si giustifica con la rinnovata intenzione di Pyongyang di dotarsi dell’arma nucleare, sviluppando un progetto di missile balistico a lungo raggio.

Della situazione regionale il premier giapponese Shinzo Abe ne ha parlato al telefono con il presidente statunitense Trump.

“Ho detto al presidente del nostro alto apprezzamento per l’impegno degli Stati Uniti nei confronti dei suoi alleati e del mondo, e nei confronti della Corea del Nord. Ci siamo detti daccordo sul fatto che l’unità tra Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti sia molto importante”.

L’aumento della tensione nella penisola coreana preoccupa la Cina, il cui presidente Xi Jinping era ospite di Trump mentre i missili Usa colpivano la Siria. Una coincidenza temporale che per molti osservatori equivale a un messaggio a Pechino, non pienamente allineata a Washington sulle pressioni nei confronti del regime di Kim Jong Un.

Il presidente nordcoreano, dal canto suo, aveva commentato il lancio di Tomahawk su Homs affermando che “l’attacco statunitense sulla Siria giustifica il possesso dell’arma atomica”.