Due milioni e mezzo di persone lungo le strade di Teheran hanno accompagnato il feretro dell’ex presidente iraniano Ali Akbar Hashemi Rafsanjani, morto a 82 anni domenica.
Rafsanjani è stato sepolto nel mausoleo di Khomeini, fondatore della Repubblica Islamica del quale era stato uno dei più stretti collaboratori.
Fra la folla slogan a sostegno di Khatami, ex presidente riformista che fu alleato di Rafsanjani e al quale sarebbe stato vietato di partecipare. Alcuni hanno chiesto il rilascio di Moussavi, fra i capi della protesta contro la rielezione di Ahmadinejad nel 2009.
Il presidente Rohani perde uno dei suoi principali sostenitori alle elezioni di maggio.
“Alcuni ritengono che la scomparsa dell’ayatollah Rafsanjani difficilmente possa influire sul Paese – sostiene Kamal Kharazi, ex ambasciatore iraniano all’Onu – mentre io penso che la perdita di una figura come quella di Rafsanjani nuocerà davvero al Paese e infliggerà un colpo al movimento riformista”.
Figura del conservatorismo moderato, ex presidente dell’assemblea degli esperti che elegge la guida suprema e – fino alla sua morte – del Consiglio per il Discernimento (che consiglia la guida suprema), Rafsanjani si era allontanato dalle posizioni di Ali Khamanei. Di recente si erano scontrati sulla questione dei missili balistici.
Rafsanjani è stato sepolto nel mausoleo di Khomeini, fondatore della Repubblica Islamica del quale era stato uno dei più stretti collaboratori.
Fra la folla slogan a sostegno di Khatami, ex presidente riformista che fu alleato di Rafsanjani e al quale sarebbe stato vietato di partecipare. Alcuni hanno chiesto il rilascio di Moussavi, fra i capi della protesta contro la rielezione di Ahmadinejad nel 2009.
Il presidente Rohani perde uno dei suoi principali sostenitori alle elezioni di maggio.
“Alcuni ritengono che la scomparsa dell’ayatollah Rafsanjani difficilmente possa influire sul Paese – sostiene Kamal Kharazi, ex ambasciatore iraniano all’Onu – mentre io penso che la perdita di una figura come quella di Rafsanjani nuocerà davvero al Paese e infliggerà un colpo al movimento riformista”.
Figura del conservatorismo moderato, ex presidente dell’assemblea degli esperti che elegge la guida suprema e – fino alla sua morte – del Consiglio per il Discernimento (che consiglia la guida suprema), Rafsanjani si era allontanato dalle posizioni di Ali Khamanei. Di recente si erano scontrati sulla questione dei missili balistici.
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