• 7 anni fa
Esistono le cose vaganti e poi c‘è l’arte che è diventata automobile. Lo dimostra fino al prossimo autunno l’esposizione dedicata alla famiglia italiana Bugatti.

Al Petersen Automotive Museum di Beverly Hills, a Los Angeles nel museo recentemente aperto sul Wilshire Boulevard (http://autologia.net/dopo-un-anno-di-lavoro-ha-riaperto-il-petersen-automotive-museum-di-los-angeles/), è stata allestita “The Art of Bugatti” che mette insieme le opere di vari membri della famiglia Bugatti, cioè le automobili di Ettore e Jean Bugatti, mobili, oggetti di design e dipinti di Carlo Bugatti, sculture di animali di Rembrandt Bugatti.

La maggior parte delle auto vennero progettate dal milanese Ettore Bugatti, morto nel 1947. Ettore Bugatti ha fondato la casa automobilistica e progetto’ anche aeroplani e locomotive. Il figlio Jean ha seguito le orme del padre creando il suo capolavoro piu’ famoso la 1935 Atlantic, tre anni prima di morire durante un collaudo.

La famiglia Bugatti ha dato alla storia industriale una capacità ingegneristica senza pari ed una abilità artistica ineguagliata. Un livello di innovazione tale che rende ancor oggi le preziosissime automobili Bugatti un marchio che va benoltrei lusso ma si attesta nella dimensione del poter guidare un’opera d’arte.

Un’auto molto suggestivo in esposizione è la Lydia Bugatti. Venne realizzata per Mohammed Reza Pahlavi, Il Principe di Persia diventato Scià di Persia. Il veicolo è stato un dono del governo francese in occasione del suo primo matrimonio di Reza Pahlavi.

Oltre alla mitica Bugatti Type 46 Cabriolet la mostra espone la storia recente del marchio è testimoniata da una rara EB110 Super Sport Le Mans (1994), dalla Veyron 16.4 Grand Sport Vitesse (2013) e l’ultima creazione Bugatti, la dream car Chiron.

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