• 8 anni fa
Anche questa volta le balene hanno perso. Non ci sarà la riserva nell’Atlantico meridionale per i cetacei.

La proposta, che avrebbe visto, fra le coste orientali di Uruguay, Brasile e Argentina e la costa sud occidentale dell’Africa, una zona di divieto totale di pesca confinante con quella già esistente nelle acque antartiche, non è passata per il voto contrario, fra l’altro, di Giappone, Norvegia e Islanda.

Che c’entra la Norvegia con l’Atlantico del Sud?

La conferenza della Commissione baleniera internazionale, a Portoroz, in Slovenia, non è riuscita a superare il veto dei cacciatori. Per passare, la risoluzione avrebbe dovuto raccogliere i tre quarti dei voti, ma non è andata così, fermandosi a 38 sì contro 24 No e 2 astenuti.

Matt Collins del Fondo internazionale per il benessere animale :

Questo è un settore che è di fondamentale importanza per tante specie di balene e la proposta di creare un santuario ha avuto un ampio sostegno in tutta la regione. Eppure sono state le nazioni dell’emisfero settentrionale che hanno bloccato di nuovo. Come fanno da 15 anni.

Il capofila degli irriducibili è il Giappone. L’anno scorso le baleniere nipponiche hanno ucciso300 balene, per scopi cosiddetti scientifici. E questo malgrado il pronunciamento della Corte internazionale di giustizia. Nel 2014 il Tribunale dell’Aja ha stipulato che quella giapponese è caccia commerciale e non ha nulla a che fare con la ricerca.

WATCH: #IWC66 harpoons South Atlantic Whale Sanctuary proposal + vote counts by country: https://t.co/ZIqv45LAho pic.twitter.com/ppWf6UKCYZ— IFAW (@action4ifaw) 25 octobre 2016

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