http://www.pupia.tv - San Giuseppe Jato (Palermo) - Vasta operazione antimafia dei carabinieri di Monreale sul mandamento di San Giuseppe Jato. Circa 100 militari con l'ausilio di unità cinofile ed elicotteri, stanno battendo i territori di San Giuseppe Jato, San Cipirello e Monreale per arrestare boss e gregari.
Nel corso dell'indagine è stata riscontrata una violenta reazione da parte dei nuovi vertici nei confronti dei vecchi, accusati di avere violato ripetutamente le regole di Cosa nostra. L'operazione ha consentito di ricostruire numerosi casi di estorsione. Dalle minacce accompagnate dalle teste di capretto si arrivò ai pestaggi. Le regole andavano rispettate.
Gli arresti dell'operazione “Nuovo mandamento” del 2013 avevano già rimescolato le carte a San Giuseppe Jato. Si era creato un vuoto di potere. Per colmarlo si erano affrontate due fazioni. Quella guidata dall'anziano Gregorio Agrigento, affiancato da Ignazio Bruno, e quella che faceva capo a Giovanni Di Lorenzo, soprannominato la morte, che intendeva garantire gli interessi dei vecchi capi. A cominciare da Salvatore Mulè, storico capomafia che sta scontando diciannove anni di carcere al 41 bis. Alla fine fu trovata l'intesa e la guerra evitata.
Nel frattempo, però, si decise di punire alcuni personaggi della famiglia di Monreale. Il blitz di oggi fa luce sulla stagione di fibrillazioni. Qualcuno capì che era meglio lasciare la cittadina. Tra un conflitto e un altro i clan del mandamento di San Giuseppe Jato erano anche impegnati a riscuotere il pizzo.
Le estorsioni, però, non possono bastare da sole a finanziare i boss e così, come hanno scoperto i militari del gruppo di Monreale, diretti dal tenente colonnello Pietro Sutera, di è deciso di investire nella cannabis. Un affare lucroso stoppato dall'ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice Gugliemo Nicastro che ha accolto la richiesta del procuratore Francesco Lo Voi e dei sostituti Francesco Del Bene, Siro De Flammineis e Amelia Luise.
Ecco l'elenco degli arrestati: Antonino Alamia, 52 anni, Sergio Denaro Di Liberto, 42 anni, Ignazio Bruno, 43 anni, Giovan Battista Ciulla, 35 anni, Onofrio Buzzetta, 42 anni, Vincenzo Simonetti, 56 anni, Domenico Lupo, 57 anni, Salvatore Lupo, 28 anni, Giovanni Pupella, 26 anni, Benedetto Isidoro Buongusto, 66 anni, Antonino Serio, 62 anni, Pietro Lo Presti, 32 anni, Alberto Briuccia, 38 anni, Francesco Balsano, 40 anni, Salvatore Billetta, 47 anni, Giovanni Matranga, 54 anni. (04.10.16)
Nel corso dell'indagine è stata riscontrata una violenta reazione da parte dei nuovi vertici nei confronti dei vecchi, accusati di avere violato ripetutamente le regole di Cosa nostra. L'operazione ha consentito di ricostruire numerosi casi di estorsione. Dalle minacce accompagnate dalle teste di capretto si arrivò ai pestaggi. Le regole andavano rispettate.
Gli arresti dell'operazione “Nuovo mandamento” del 2013 avevano già rimescolato le carte a San Giuseppe Jato. Si era creato un vuoto di potere. Per colmarlo si erano affrontate due fazioni. Quella guidata dall'anziano Gregorio Agrigento, affiancato da Ignazio Bruno, e quella che faceva capo a Giovanni Di Lorenzo, soprannominato la morte, che intendeva garantire gli interessi dei vecchi capi. A cominciare da Salvatore Mulè, storico capomafia che sta scontando diciannove anni di carcere al 41 bis. Alla fine fu trovata l'intesa e la guerra evitata.
Nel frattempo, però, si decise di punire alcuni personaggi della famiglia di Monreale. Il blitz di oggi fa luce sulla stagione di fibrillazioni. Qualcuno capì che era meglio lasciare la cittadina. Tra un conflitto e un altro i clan del mandamento di San Giuseppe Jato erano anche impegnati a riscuotere il pizzo.
Le estorsioni, però, non possono bastare da sole a finanziare i boss e così, come hanno scoperto i militari del gruppo di Monreale, diretti dal tenente colonnello Pietro Sutera, di è deciso di investire nella cannabis. Un affare lucroso stoppato dall'ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice Gugliemo Nicastro che ha accolto la richiesta del procuratore Francesco Lo Voi e dei sostituti Francesco Del Bene, Siro De Flammineis e Amelia Luise.
Ecco l'elenco degli arrestati: Antonino Alamia, 52 anni, Sergio Denaro Di Liberto, 42 anni, Ignazio Bruno, 43 anni, Giovan Battista Ciulla, 35 anni, Onofrio Buzzetta, 42 anni, Vincenzo Simonetti, 56 anni, Domenico Lupo, 57 anni, Salvatore Lupo, 28 anni, Giovanni Pupella, 26 anni, Benedetto Isidoro Buongusto, 66 anni, Antonino Serio, 62 anni, Pietro Lo Presti, 32 anni, Alberto Briuccia, 38 anni, Francesco Balsano, 40 anni, Salvatore Billetta, 47 anni, Giovanni Matranga, 54 anni. (04.10.16)
Category
🗞
Novità