Palestrina (RM) - Madre e figlio vittime di usura, due arresti (01.10.16)

  • 8 anni fa
http://www.pupia.tv - Palestrina (Roma) - I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Palestrina hanno arrestato un 26enne e un 37enne italiani che da tempo minacciavano di morte e vessavano un ex tossico dipendente e la madre settantenne.

I due sono stati raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Tivoli per i reati di usura, estorsione, lesioni personali e spaccio di sostanze stupefacenti.

Il figlio 48enne - che in passato aveva avuto pesanti problemi di droga - aveva contratto con i due arrestati un debito per l'acquisto di cocaina che ammontava a 5mila euro. Nel giro di un anno, il debito si è sestuplicato con interessi usurari, arrivando alla somma di 30mila euro.

Per far fronte al crescente debito e alle pressioni dei suoi aguzzini, la vittima, già disoccupata, si è rivolta alla madre pensionata che, nell'arco di un anno, ha sborsato 15mila euro, indebitandosi con un istituto di credito, ma non è bastato.

Negli ultimi due mesi anche la madre settantenne è stata vessata da molteplici e continue telefonate con richieste di denaro e minacce di morte. Alla fine dell'estate madre e figlio hanno trovato il coraggio di denunciare, spinti anche dalle botte più volte subite dal figlio che, nel frattempo, con la droga aveva chiuso da tempo.

I pochi soldi della pensione, circa 800 euro, unica fonte di reddito di madre e figlio, le rate del prestito in banca avevano ridotto il nucleo familiare alla fame, ma i due arrestati, senza scrupoli, hanno continuato comunque le richieste di denaro.

Dopo la denuncia ai carabinieri, sono state immediatamente avviate le indagini; intanto madre e figlio, esasperati, si sono allontanati dalla loro abitazione per trovare riparo presso casa di familiari a Roma dove anche lì sono stati raggiunti, proprio alcuni giorni fa, dai due aguzzini che hanno proseguito con la richiesta di denaro e le minacce di morte.

Solo grazie alla solerzia dei magistrati della Procura di Tivoli che hanno condiviso le risultanze investigative dei carabinieri del nucleo operativo di Palestrina, si è posto fine ad una situazione definita più volte "infernale" dalle stesse vittime.

Elementi investigativi fanno ritenere plausibile che altri assuntori di sostanze stupefacenti siano rimasti vittime degli stessi aguzzini e si spera, dopo il loro arresto, che trovino il coraggio di denunciarli. (01.10.16)