Austria, la resa dei conti

  • 8 anni fa
Per l’Austria è un periodo di turbolenze politiche: il paese si trova senza un presidente dalle dimissioni di Heinz Fischer, lo scorso 8 luglio.

A contendersi la prima carica del Paese sono il leader dell’FPÖ, il Partito della Libertà Austriaco Norbert Hofer, noto per le posizioni espresse contro l’Europa e gli immigrati, e l’ambientalista Alexander Van der Bellen, che aveva battuto di misura il primo con 31.000 voti di scarto, nel precedente ballottaggio di maggio, voto invalidato per irregolarità. Le nuove elezioni si dovevano tenere ai primi di ottobre. Tutto rinviato a dicembre.

Ora circa il 50% degli elettori potrebbe rivotare ancora, come al primo turno, il candidato di estrema destra. un terremoto politico. “Tutta l’Austria è invasa dai manifesti di Hofer. Perché l’FPÖ è diventato così popolare? Lo chiediamo direttamente agli austriaci..”

Un paese diviso tra sentimenti ultranazionalisti e europeisti

Il nostro primo appuntamento è sulla ruota panoramica del “Prater”, il famoso parco di divertimenti di Vienna. Qui incontriamo Werner Otti che non è solo il cantante di una band di canzoni popolari di successo. Da anni canta agli eventi dell’FPÖ oltre ad aver composto la musica per l’inno del partito stesso. Non biosgna vergognarsi di amare il proprio paese, ci racconta. Ma prima di raccontarci la sua visione sull’aumento di popolarità dell’FPÖ, ci fa ascoltare l’inno.

“La questione dei profughi è uno dei motivi principali del successo del Partito della Libertà Austriaco . Penso a mia madre, ha cresciuto 15 figli e ora vive solo con la pensione minima di 450 euro. Poi ci sono i migranti che arrivano qui nel nostro paese e che non pagano nulla per l’assistenza sociale, non parlo dei richiedenti asilo che hanno bisogno di aiuto, visto che la loro vita è davvero in pericolo e li dobbiamo aiutare, è un nostro dovere. Ma gli austriaci che vivono al di sotto della soglia di povertà non capiscono perché si debba dare soldi ai migranti, non ci siamo mai trovati di fronte a problemi simili, abbiamo sempre pensato di vivere in un isola felice ma improvvisamente da un anno con l’altro è cambiato tutto”, ci racconta Werner Otti.

La veloce ascesa dell’FPÖ

Lo scorso anno circa 10.000 rifugiati ogni giorno attraversavano la frontiera con l’Austria. Questo ha cambiato il panorama politico. Ora la la linea anti-migranti dell’FPÖ è diventata un cavallo di battaglia anche per i partiti tradizionali della coalizione. Per capire meglio la situazione incontriamo il caporedattore di “Der Standard”, il principale quotidiano austriaco. Chi sono gli elettori dell’FPÖ e come si spiega questa impennata di consensi. “L’FPÖ è in gran parte sostenuta da giovani. Ma anche da persone anziane che hanno paura che il paese possa andare in rovina. Ecco perché votano questo partito. Si tratta in generale di persone con un livello di istruzione basso o scarso, persone con la paura dei cambiamenti, con la paura della globalizzazione, hanno paura degli immigrati che