Bernie Sanders non si arrende ma apre alla Clinton per evitare il "disastro Trump"

  • 8 anni fa
Bernie Sanders non abbandona il campo di battaglia e arriva fino alla fine, all’appuntamento con le primarie di Washington DC martedì, le ultime a chiudere il processo delle primarie. Il senatore del Vermont si prepara in ogni caso alla sconfitta e apre timidamente alla Clinton, forte del recente endorsement pubblico di Barack Obama. Per ora nessun passo indietro da Sanders in comizio a Washington dove ha anche incontrato il presidente Obama.

“Sarebbe straordinario se le persone qui a Washington, la nostra capitale, si alzassero in piedi per dire che la nostra nazione è pronta a una rivoluzione culturale”, dice Sanders.

L’obiettivo principale è, in ogni caso, evitare quello che Sanders ha definito il “disastro Trump” come eventuale presidente degli Stati Uniti. Questo orienterà il voto dei supporter di Sanders:

“Io voterò per il candidato del Partito Democratico a novembre, se non potrò scegliere Bernie Sanders”, commenta un presente.
“Anche io voto per Hilary ma è un non-voto per Trump, non è in realtà un voto per lei. Penso che abbia molto lavoro da fare”, dice una giovane. “Ogni voto per Hilary Clinton è un voto contro Trump. Non è per lei ma è contro di lui”, aggiunge un’altra.

Obama e Clinton, ex rivali, ora giocano in tandem. Il presidente scenderà in campo al fianco della Clinton, già partire dal prossimo mercoledì in Wisconsin.

“Questo è sembrato l’ultimo comizio elettorale di Sanders. Ha dato segnali più forti che mai sul fatto che è pronto ad abbandonare la corsa presidenziale, dopo le primarie di martedì prossimo a Washington DC. Questa sarebbe una vittoria del Partito Democratico contro Trump”, commenta il nostro corrispondente a Washington Stefan Grobe.

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