http://www.pupia.tv - Rio Saliceto (Reggio Emilia) - Vantavano anche un colpo da 100mila euro, messo a segno a Rio Saliceto, nel Reggiano, ai danni del Monte dei Paschi di Siena, i quattro rapinatori pendolari di banche - che si spostavano fra Campania e Nord Italia - arrestati dai carabinieri di Campagnola Emilia (Reggio Emilia) con l'accusa di rapina aggravata in concorso: in manette una donna e tre uomini, fra i 30 e i 40 anni, tutti di Torre del Greco, e un 45enne di Napoli.
Secondo quanto emerso dalle indagini la donna e i tre complici - alternandosi anche con altre persone - hanno compiuto, tra il 2014 e il 2015, rapine in diverse banche lombarde e emiliano-romagnole: oltre a quella a Rio Saliceto (al Monte dei Paschi di Siena, nel video in alto), due a Milano, una a Forlì, una a Pescate, in provincia di Lecco, una a Bologna, tre a Valsamoggia.
I carabinieri sono risaliti a loro grazie alle impronte digitali rilevate nella banca di Rio Saliceto, al sistema di video sorveglianza, all'analisi del sistema di videosorveglianza comunale di rilevamento targhe ed alle testimonianze delle vittime. Il copione di ogni rapina era sempre lo stesso: sequestro dei dipendenti e dei clienti e attesa dell'apertura della cassaforte temporizzata.
Le indagini dei carabinieri stanno ora proseguendo in concerto con gli organi investigativi del comando provinciale reggiano per accertare se il quartetto di malviventi abbia compiuto, ulteriori colpi in altre filiali bancarie del Nord Italia. (06.05.16)
Secondo quanto emerso dalle indagini la donna e i tre complici - alternandosi anche con altre persone - hanno compiuto, tra il 2014 e il 2015, rapine in diverse banche lombarde e emiliano-romagnole: oltre a quella a Rio Saliceto (al Monte dei Paschi di Siena, nel video in alto), due a Milano, una a Forlì, una a Pescate, in provincia di Lecco, una a Bologna, tre a Valsamoggia.
I carabinieri sono risaliti a loro grazie alle impronte digitali rilevate nella banca di Rio Saliceto, al sistema di video sorveglianza, all'analisi del sistema di videosorveglianza comunale di rilevamento targhe ed alle testimonianze delle vittime. Il copione di ogni rapina era sempre lo stesso: sequestro dei dipendenti e dei clienti e attesa dell'apertura della cassaforte temporizzata.
Le indagini dei carabinieri stanno ora proseguendo in concerto con gli organi investigativi del comando provinciale reggiano per accertare se il quartetto di malviventi abbia compiuto, ulteriori colpi in altre filiali bancarie del Nord Italia. (06.05.16)
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