Attentati a Bruxelles: una ferita racconta, sembrava la fine del mondo in un secondo

  • 8 anni fa
Fanny Clain, una francese di vent’anni, è rimasta ustionata al viso e alle mani nell’attentato all’aeroporto di Bruxelles. Dal letto di ospedale ad Anversa, in Belgio, racconta il momento angosciante dell’esplosione, tenendo alto il morale.

“Non ho avuto neppure il tempo di guardarmi attorno perché avevamo appena raggiunto la fila d’attesa, non abbiamo avuto il tempo di parlare perché all’improvviso c‘è stato questo rumore enorme, sembrava la fine del mondo in un secondo. Mi sono ritrovata a terra, c’era cenere dappertutto, era tutto grigio, ero coperta da qualcosa di marrone, c’era come un lezzo di maiale bruciato. Mi sono alzata e sono uscita più rapidamente possibile. La gente mi ha detto che ero ustionata, così l’ho saputo. Mi sono imbattuta in uno specchio, ho visto rapidamente che ero ustionata, ma non ho voluto soffermarmi troppo”.

“Non passo il giorno a piangere, ho pianto un po’ ieri, perché altrimenti rischio di disidratarmi e non vorrei”.

Fanny fa parte della chiesa

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