BMW M5 - Prova Alfonso Rizzo - Ruote in Pista n. 2153

  • 13 anni fa
BMW M5

Il reparto speciale BMW M Motorsport che dal 1972 incarna il top in tema di sportività e tecnologia al servizio del puro piacere di guida, presenta il suo ultimo gioiello, la nuova M5. La quinta generazione porta con sè la rivoluzione della tecnologia TwinPower Turbo ed una serie di innovazioni tecnologiche che elevano all'ennesima potenza i valori tipici del marchio M.
La nuova unità V8 da 4,4 litri garantisce un incremento di potenza nell'ordine del 10%, abbinata ad una riduzione dei consumi che BMW stima intorno al 25% rispetto alla precedente versione aspirata a 10 cilindri. Anche la super prestazionale M5 conferma quindi i concetti EfficientDynamics con tanto di sistema Start Stop e Brake Energy Regeneration. Se tuttavia pensate che la nuova M5 sia una versione più politically correct edulcorata nella sua sportività in nome dell'ambiente, siete molto lontani dalla realtà. A dispetto della riduzione di consumi ed emissioni (BMW dichiara un consumo combinato di 9,9 l/100 km con 232 g/km di CO2), la vettura eroga una potenza di ben 560 CV abbinata ad una coppia monstre di 680 Nm, dato reso ancora più micidiale dalla curva di erogazione particolarmente favorevole che esprime tale valore in maniera costante tra i 1500 ed i 5.750 giri/min.
Sul fronte delle prestazioni basta un eloquente 4,4 secondi nello scatto da 0 a 100 km/h per rendere l'idea del potenziale di questa autentica supersportiva travestita da berlina. La versatilità della nuova M5 che promette di poter gratificare allo stesso tempo sia nell'utilizzo quotidiano che nella guida più estrema ed in pista, è un "miracolo" reso possibile dall'evolutissima tecnologia che BMW ha profuso a piene mani sulla nuova punta di diamante della gamma M.
La possibilità di selezionare il set-up preferito ed il livello di intervento dei sistemi di controllo più indicato, riescono infatti ad imbrigliare ed a rendere alla portata di tutti le prestazioni che altrimenti sarebbero ad uso esclusivo di guidatori più che esperti. La possibilità di memorizzare due diversi set-up e di richiamarli on-demand con la semplice pressione di un pulsante sul volante rende più veloce e semplice guidare la "vettura giusta al momento giusto". Anche il nuovo differenziale Active M che, interagendo con il DSC interviene in funzione di parametri come la pressione sul pedale dell'acceleratore, il numero di giri delle ruote ed il grado di imbardata, contribuisce alla dinamica eccezionale della vettura.
Elogi anche per quanto riguarda il cambio che è un doppia frizione a sette rapporti, con velocità di cambiata regolabile su tre differenti step tramite un comodo pulsante posto davanti alla leva. In modalità sequenziale i rapporti possono essere selezionati anche tramite comode palette al volante. Fin qua la teoria. Su strada la M5 impressiona subito ed i vari sistemi di controllo trattengono a fatica l'esuberanza di una vettura che, una volta liberata (operazione consigliabile solo in pista e con la dovuta esperienza), si trasforma in una vera auto da corsa. Su strada la M5 va trattata con le pinze: è infatti impressionante la facilità con cui si raggiungono velocità da ritiro di patente. Per fortuna il chiaro ed efficace head-up display ne proietta il valore davanti agli occhi del guidatore.

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