Napoli - Voragine e palazzo lesionato: 36 famiglie sgomberate (28.12.15)
http://www.pupia.tv - Napoli - Un giorno di Santo Stefano da incubo per 36 famiglie napoletane residente in una palazzina al civico 2 di via Nicolardi, dove sono apparse crepe sulla facciata e in alcuni appartamenti.
Le infiltrazioni nel sottosuolo, provocate dalla rottura di una condotta idrica, si sono rivelate particolarmente estese: si stima che il pompaggio dell'acqua richiederà almeno uno o due altri giorni di lavoro.
La società Abc ha riparato una condotta idrica danneggiata, proprio all'altezza dell'edificio, e l'incrocio con viale Colli Aminei è stato chiuso al traffico. Per alcune ore migliaia di famiglie della zona sono rimaste senz'acqua, poi l'erogazione è ripresa. Il traffico privato è stato deviato per bypassare l'area dove si è aperta la voragine, mentre per la linea Anm R4, che collega il Cardarelli con il centro cittadino, si stanno studiando percorsi alternativi.
Le famiglie sgomberate sollecitano interventi rapidi, e ricordano di aver già più volte lanciato allarmi ("rimasti inascoltati") negli ultimi giorni sulle condizioni dello stabile e su possibili perdite d'acqua sottoterra. Il 21 dicembre la protezione civile aveva effettuato un sopralluogo, ma senza rilevare elementi di allarme. Sul posto i carabinieri stanno effettuando un servizio antisciacallaggio per proteggere le abitazioni rimaste vuote.
Il sindaco Luigi de Magistris si è recato in via Nicolardi e ha avuto colloqui con i tecnici che stanno eseguendo verifiche, sia sul palazzo che nel sottosuolo, ed ha rassicurato gli abitanti dello stabile sul massimo impegno del Comune per accelerare i controlli tecnici. "Non siete soli", ha ripetuto il primo cittadino.
Dai primi rilievi, intanto, trapela un cauto ottimismo. Le crepe dello stabile non si sarebbero allargate nelle ultime 24 ore, e le infiltrazioni d'acqua sotterranee provocate dalla rottura di una conduttura risulterebbero limitate allo strato superficiale del sottosuolo. Elementi da approfondire e monitorare ancora, ma che - se confermati - potrebbero permettere la riapertura al traffico dell'incrocio viale Colli Aminei-via Nicolardi nel giro di 48-72 ore, e consentire anche tempi brevi per il rientro a casa delle famiglie sgomberate. Tutte hanno trovato ospitalità da parenti e amici, mentre il Comune ha confermato la disponibilità ad accogliere in albergo chi dovesse avere problemi. (28.12.15)
Le infiltrazioni nel sottosuolo, provocate dalla rottura di una condotta idrica, si sono rivelate particolarmente estese: si stima che il pompaggio dell'acqua richiederà almeno uno o due altri giorni di lavoro.
La società Abc ha riparato una condotta idrica danneggiata, proprio all'altezza dell'edificio, e l'incrocio con viale Colli Aminei è stato chiuso al traffico. Per alcune ore migliaia di famiglie della zona sono rimaste senz'acqua, poi l'erogazione è ripresa. Il traffico privato è stato deviato per bypassare l'area dove si è aperta la voragine, mentre per la linea Anm R4, che collega il Cardarelli con il centro cittadino, si stanno studiando percorsi alternativi.
Le famiglie sgomberate sollecitano interventi rapidi, e ricordano di aver già più volte lanciato allarmi ("rimasti inascoltati") negli ultimi giorni sulle condizioni dello stabile e su possibili perdite d'acqua sottoterra. Il 21 dicembre la protezione civile aveva effettuato un sopralluogo, ma senza rilevare elementi di allarme. Sul posto i carabinieri stanno effettuando un servizio antisciacallaggio per proteggere le abitazioni rimaste vuote.
Il sindaco Luigi de Magistris si è recato in via Nicolardi e ha avuto colloqui con i tecnici che stanno eseguendo verifiche, sia sul palazzo che nel sottosuolo, ed ha rassicurato gli abitanti dello stabile sul massimo impegno del Comune per accelerare i controlli tecnici. "Non siete soli", ha ripetuto il primo cittadino.
Dai primi rilievi, intanto, trapela un cauto ottimismo. Le crepe dello stabile non si sarebbero allargate nelle ultime 24 ore, e le infiltrazioni d'acqua sotterranee provocate dalla rottura di una conduttura risulterebbero limitate allo strato superficiale del sottosuolo. Elementi da approfondire e monitorare ancora, ma che - se confermati - potrebbero permettere la riapertura al traffico dell'incrocio viale Colli Aminei-via Nicolardi nel giro di 48-72 ore, e consentire anche tempi brevi per il rientro a casa delle famiglie sgomberate. Tutte hanno trovato ospitalità da parenti e amici, mentre il Comune ha confermato la disponibilità ad accogliere in albergo chi dovesse avere problemi. (28.12.15)
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