http://www.pupia.tv - Castello di Cisterna (Napoli) – I carabinieri del gruppo di Castello di Cisterna hanno tratto in arresto i due complici dei killer di Anatolij Korol, il muratore ucraino di 38 anni ucciso il 29 agosto scorso in un supermercato del comune napoletano mentre cercava di sventare una rapina.
Si tratta di Mario Ischero, 48 anni, e Emiliano Esposito, 40 anni, che, secondo gli investigatori, avrebbero aiutato gli autori della rapina sfociata in omicidio, Gianluca Ianuale, 20 anni, e Marco Di Lorenzo, di 32, fratellastri, figli del boss Ianuale, già arrestati il 5 settembre.
Ischero, come basista, avrebbe effettuato un sopralluogo nel negozio prima del colpo; Esposito avrebbe fornito di scooter e armi ai banditi. I militari dell’Arma li hanno rintracciati a Scalea, dove si nascondevano.
L’omicidio – Stando al racconto dei due killer, sarebbe stato Gianluca, il più piccolo, ad uccidere materialmente Anatolij con due colpi di pistola, ma ad averlo spinto sarebbe stato Marco, il 32enne, impegnato per quei lunghissimi istanti in una collutazione sotto la presa dell’ucraino. Marco entrava armato nel supermercato, Gianluca lo seguiva ed entrambi avevano il volto coperto con maschere e caschi da motociclista. Ma in un attimo Marco è stato sorpreso alle spalle da Anatolij che lo ha bloccato da dietro, lo ha atterrato e ha coperto con le sue mani quelle di Di Lorenzo che impugnava l’arma. A quel punto Gianluca ha cercato di fermare l’ucraino prendendo il primo oggetto che gli capitava a tiro: la penna della cassiera del supermercato. Ha provato a ferirlo con la penna senza mai colpirlo seriamente, la penna si è spezzata e a quel punto, ha raccontato Gianluca, per liberare il fratello dalla morsa del coraggioso Anatolij ha afferrato la pistola dei duellanti e l’ha puntata contro l’ucraino sparando due colpi. Uno dei proiettili è stato fatale, è entrato dalla milza ed è arrivato al cuore uccidendo l’operaio-eroe. (27.10.15)
Si tratta di Mario Ischero, 48 anni, e Emiliano Esposito, 40 anni, che, secondo gli investigatori, avrebbero aiutato gli autori della rapina sfociata in omicidio, Gianluca Ianuale, 20 anni, e Marco Di Lorenzo, di 32, fratellastri, figli del boss Ianuale, già arrestati il 5 settembre.
Ischero, come basista, avrebbe effettuato un sopralluogo nel negozio prima del colpo; Esposito avrebbe fornito di scooter e armi ai banditi. I militari dell’Arma li hanno rintracciati a Scalea, dove si nascondevano.
L’omicidio – Stando al racconto dei due killer, sarebbe stato Gianluca, il più piccolo, ad uccidere materialmente Anatolij con due colpi di pistola, ma ad averlo spinto sarebbe stato Marco, il 32enne, impegnato per quei lunghissimi istanti in una collutazione sotto la presa dell’ucraino. Marco entrava armato nel supermercato, Gianluca lo seguiva ed entrambi avevano il volto coperto con maschere e caschi da motociclista. Ma in un attimo Marco è stato sorpreso alle spalle da Anatolij che lo ha bloccato da dietro, lo ha atterrato e ha coperto con le sue mani quelle di Di Lorenzo che impugnava l’arma. A quel punto Gianluca ha cercato di fermare l’ucraino prendendo il primo oggetto che gli capitava a tiro: la penna della cassiera del supermercato. Ha provato a ferirlo con la penna senza mai colpirlo seriamente, la penna si è spezzata e a quel punto, ha raccontato Gianluca, per liberare il fratello dalla morsa del coraggioso Anatolij ha afferrato la pistola dei duellanti e l’ha puntata contro l’ucraino sparando due colpi. Uno dei proiettili è stato fatale, è entrato dalla milza ed è arrivato al cuore uccidendo l’operaio-eroe. (27.10.15)
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