http://www.pupia.tv - Napoli - Nella sala Azzurra del complesso universitario di Monte Sant’Angelo per la prima volta si sono incontrati in un convegno pubblico Aurelio De Laurentiis e Corrado Ferlaino, rispettivamente patron ed ex patron del Napoli.
Incalzato dai cronisti De Laurentiis si è lasciato andare ad accuse nei confronti dell’amministrazione comunale sulla questione della gestione dello stadio San Paolo, la cui convenzione tra Comune e società è al momento bloccata dalla sospensione della seduta del Consiglio comunale dovuta alla presentazione di ben 92 emendamenti.
“Entro fine ottobre la delibera” ha detto il sindaco Luigi de Magistris. Ma per De Laurentiis la situazione è inaccettabile: “Una cosa è stare contro De Laurentiis, un’altra è stare contro il Napoli. Se è così allora il Consiglio comunale dica ‘Noi siamo interisti e non ci frega niente del Napoli’”.
Sulla vicenda ha offerto qualche commento anche Ferlaino, il presidente degli unici due scudetti azzurri: “È vero, io non pagavo una lira per giocare al San Paolo. Però allora era tutto profondamente diverso: perché il Comune teneva per sé tutto i proventi della pubblicità in campo e pretendeva pure il fitto. Mi sembrava un po’ esagerato”. E sulla scelta di ridurre da 80mila a 40mila spettatori la capienza del San Paolo, Ferlaino si trova d’accordo: “I tempi sono cambiati, ormai gli stadi da 80mila persone non servono, come le piste di atletica al loro interno”. (16.10.15)
Incalzato dai cronisti De Laurentiis si è lasciato andare ad accuse nei confronti dell’amministrazione comunale sulla questione della gestione dello stadio San Paolo, la cui convenzione tra Comune e società è al momento bloccata dalla sospensione della seduta del Consiglio comunale dovuta alla presentazione di ben 92 emendamenti.
“Entro fine ottobre la delibera” ha detto il sindaco Luigi de Magistris. Ma per De Laurentiis la situazione è inaccettabile: “Una cosa è stare contro De Laurentiis, un’altra è stare contro il Napoli. Se è così allora il Consiglio comunale dica ‘Noi siamo interisti e non ci frega niente del Napoli’”.
Sulla vicenda ha offerto qualche commento anche Ferlaino, il presidente degli unici due scudetti azzurri: “È vero, io non pagavo una lira per giocare al San Paolo. Però allora era tutto profondamente diverso: perché il Comune teneva per sé tutto i proventi della pubblicità in campo e pretendeva pure il fitto. Mi sembrava un po’ esagerato”. E sulla scelta di ridurre da 80mila a 40mila spettatori la capienza del San Paolo, Ferlaino si trova d’accordo: “I tempi sono cambiati, ormai gli stadi da 80mila persone non servono, come le piste di atletica al loro interno”. (16.10.15)
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