• 9 anni fa
http://www.pupia.tv - Pisa - Pisa - I militari della Guardia di Finanza di Pisa hanno eseguito, per circa tre anni, una complessa indagine di polizia giudiziaria che ha coinvolto 16 aziende ed un professionista operanti nel settore della preparazione e concia del cuoio nonché’ nel settore del commercio all’ingrosso di cuoio, pelli grezze e semilavorate, tutte operanti nell’area territoriale denominata “Comprensorio del Cuoio” (San Miniato, Santa Croce sull’Arno e Castelfranco di Sotto).

Le indagini, dirette dal pm Aldo Mantovani ed avviate nel corso dell’esecuzione di una verifica fiscale, hanno consentito di scoprire diverse società cartiere, ossia deputate all’emissione di fatture fittizie anche tramite numerose perquisizioni presso aziende sparse su tutto il territorio nazionale.

Il fenomeno individuato è contraddistinto dalla illecita commercializzazione di pelli denominate “Wet Blue” di origine russa attraverso, la predisposizione e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per milioni di euro, da parte di società cartiere costituite ad hoc dai promotori del sodalizio a vantaggio delle aziende conciarie presenti nel comprensorio del cuoio.

Il modus operandi prevedeva che le società cartiere vendessero pelli di provenienza illecita non di loro proprietà all’azienda filtro/broker che a sua volta rivendeva le stesse pelli con una falsa fattura e con percentuali di guadagno irrisorie alle ditte clienti (concerie).

Grazie alle meticolose indagini delle fiamme gialle, si è ricostruita la filiera dell’illecito che in sostanza ha consentito di immettere nel circuito legale pelli di provenienza sconosciuta tramite l’intervento delle cartiere, prima, e dell’azienda “filtro”, poi, consentendo alle aziende clienti finali di apparire estranee all’illecito e di godere di una indebita detrazione dell’iva per ingenti importi.

Sono stati contestati, a carico di 34 soggetti, numerosi reati di natura penale e tributaria: emissione di fatture per operazioni ines

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