http://www.pupia.tv - Catania - Condividevano video violenti e immagini di combattimenti in strada, identificandosi con i protagonisti del film di Kubrik 'Arancia Meccanica': il tribunale di Catania ha emesso tre provvedimenti restrittivi nei confronti di un gruppo di giovani bulli, tra cui alcuni minorenni, accusati di concorso in lesioni personali, rapina, violenza privata e minacce.
Le indagini dei carabinieri, partite nel 2014 dopo la denuncia di alcune vittime di un pestaggio con traumi facciali e cranici, avvenuto in pieno centro storico a Catania, hanno permesso di risalire all'identità del gruppo di giovani, 4 ragazzi tutti sotto i venti anni, che da mesi praticavano ogni forma di bullismo, dall'intimidazione alla violenza di gruppo, per impossessarsi di telefoni di ultima generazione, dei soldi dei compagni di scuola e per far colpo sulle ragazze. All'aggressione denunciata a dicembre 2014 se ne sono aggiunte altre, sempre causate dalle stesse persone che 'operavano' nell'area più frequentata della movida catanese, via Etnea, giardini Bellini, piazza Teatro e vie limitrofe.
I riconoscimenti da parte delle vittime, dei genitori e dei testimoni, le conseguenti indagini e la linea decisa assunta dalla procura, intenzionata a dare un incisivo segnale di risposta al grave fenomeno del bullismo, anche minorile, hanno consentito di individuare i responsabili delle numerose aggressioni: per due gemelli - uno già ai domiciliari per detenzione e spaccio di droga, e per un terzo ragazzo è stato imposto il divieto di allontanarsi dalla propria abitazione dalle 21 di sera alle 6 del mattino, e l'obbligo di permanere nel comune di dimora abituale, salvo autorizzazione del giudice. I reati contestati sono lesioni personali, rapina, violenza privata, minaccia, chiaramente in concorso. (24.09.15)
Le indagini dei carabinieri, partite nel 2014 dopo la denuncia di alcune vittime di un pestaggio con traumi facciali e cranici, avvenuto in pieno centro storico a Catania, hanno permesso di risalire all'identità del gruppo di giovani, 4 ragazzi tutti sotto i venti anni, che da mesi praticavano ogni forma di bullismo, dall'intimidazione alla violenza di gruppo, per impossessarsi di telefoni di ultima generazione, dei soldi dei compagni di scuola e per far colpo sulle ragazze. All'aggressione denunciata a dicembre 2014 se ne sono aggiunte altre, sempre causate dalle stesse persone che 'operavano' nell'area più frequentata della movida catanese, via Etnea, giardini Bellini, piazza Teatro e vie limitrofe.
I riconoscimenti da parte delle vittime, dei genitori e dei testimoni, le conseguenti indagini e la linea decisa assunta dalla procura, intenzionata a dare un incisivo segnale di risposta al grave fenomeno del bullismo, anche minorile, hanno consentito di individuare i responsabili delle numerose aggressioni: per due gemelli - uno già ai domiciliari per detenzione e spaccio di droga, e per un terzo ragazzo è stato imposto il divieto di allontanarsi dalla propria abitazione dalle 21 di sera alle 6 del mattino, e l'obbligo di permanere nel comune di dimora abituale, salvo autorizzazione del giudice. I reati contestati sono lesioni personali, rapina, violenza privata, minaccia, chiaramente in concorso. (24.09.15)
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