Ungheria blindata, sciopero della fame al confine
La situazione rischia di diventare incontrollabile, al confine tra Serbia ed Ungheria: a dirlo è il Ministro serbo del Lavoro e Affari Sociali, Aleksandar Vulin, che si è recato a Horgos, dove migliaia di migranti sono ammassati in attesa di novità.
La frontiera è stata chiusa dalla mezzanotte, inutili le proteste della Serbia: le autorità ungheresi hanno realizzato una barriera di filo spinato che ha bloccato i migranti nella terra di nessuno.
Alcuni di loro hanno avviato uno sciopero della fame.
“Restiamo qui e facciamo lo sciopero della fame. Non ci muoveremo fino a quando non ci lasceranno passare per andare a Vienna. Non vogliamo restare in questo Paese, la gente di qui ci piace ma la mia famiglia è in Belgio e voglio andare da loro, solo questo”.
Sui social network c‘è chi suggerisce rotte alternative ai migranti, per esempio verso la Romania e la Croazia. E alcuni gruppi stanno iniziando a spostarsi. La Bosnia si prepara a ricevere un flusso rilevante.
L’Ungheria ne
La frontiera è stata chiusa dalla mezzanotte, inutili le proteste della Serbia: le autorità ungheresi hanno realizzato una barriera di filo spinato che ha bloccato i migranti nella terra di nessuno.
Alcuni di loro hanno avviato uno sciopero della fame.
“Restiamo qui e facciamo lo sciopero della fame. Non ci muoveremo fino a quando non ci lasceranno passare per andare a Vienna. Non vogliamo restare in questo Paese, la gente di qui ci piace ma la mia famiglia è in Belgio e voglio andare da loro, solo questo”.
Sui social network c‘è chi suggerisce rotte alternative ai migranti, per esempio verso la Romania e la Croazia. E alcuni gruppi stanno iniziando a spostarsi. La Bosnia si prepara a ricevere un flusso rilevante.
L’Ungheria ne
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