Quattro anni dopo la strage, "riapre" Utoya

  • 9 anni fa
Quattro anni dopo il dramma, la Norvegia non dimentica ma guarda oltre.

L’isola di Utoya, teatro della peggior strage ideata e portata a termine dall’oltranzista di destra Ander Behring Breivik, apre le porte al tradizionale summer camp dei giovani socialdemocratici. A guidarli un giovane di origini curdo-siriane, Mani Hussaini, che incarna ciò che Breivik voleva combattere:

Dal giorno della strage il dibattito sull’eredità di Utoya è stato spunto di riflessioni e iniziative in Norvegia:

Mani Hussaini:

“Partecipiamo a qualcosa che va oltre noi stessi: perpetuiamo e prolunghiamo una lunga tradizione che è essere parte del campo di Utoya e allo stesso tempo siamo qui per la prima volta da quando c‘è stata la strage, l’attacco che ha mirato al cuore del nostro Paese nel 2011.
Il 22 luglio resterà per sempre nella storia di Utoya”.

Il 22 luglio 2011, Anders Behring Breivik attacca dapprima il quartiere dei ministeri a Oslo facendo esplodere una bomba. Otto i morti.
Quando l’att