TG 06.07.15 Editoriale: il popolo greco ha deciso per il no

  • 9 anni fa
Il popolo greco ha deciso per il no. Un no secco alla politica finanziaria dell'Unione Europea la cui unita' e' scritta solo sulla carta e sui trattati. Carta straccia direi, poiche' sei greci su dieci (stremati e impoveriti) hanno mandatomun segnale importante al Vecchio Continente e ai suoi governi. In primo luogo l'Ue e' fondata sulla egemonia della Germania che impone le sue condizioni e gli inglesi questo non lo hanno mai gradito (vedi sterlina). L'impressione, se vogliamo utilizzare una metafora, e' quella dell'atleta e del claudicante, entrambi pronti ai nastri di partenza. Il piu' veloce costringe l'altro a correre alla stessa velocita'. L'azzoppato nel tentativo di raggiungere il campione cade ripetutamente, ma nessuno lo aiuta a rialzarsi, e probabilmente non arrivera' neanche al traguardo. Questa e' la Grecia, ma che potrebbe essere domani l'Italia o la Spagna, e perche' no dopodomani la stessa Francia. In soldoni nessuno rifugge dal volere l'unita' ma se il prezzo da pagare e' lacrime e sangue, la polverizzazione della middle class, l'impoverimento dei poveri, e il futuro incerto per le nuove generazioni, e' bene rivedere il principio federativo degli Stati dell'Unione Europea. A differenza degli Stati Uniti non stampiamo dollari, e tutte le misure non convenzionali e i noiosissimi discorsi di Mario Draghi almeno una volta al mese, sono diventati inutili e ripetitivi. Nel complesso scenario che nelle prossime ore vedra' le borse mondiali bruciare miliardi con conseguente impennata dello spread, mi pare opportuno ricordare anche al popolo greco che i primi da infilzare come il kebab sono i loro politici che pur di entrare nell'Unione hanno falsificato i bilanci. Sapevano di essere in difficoltà, ma non lo hanno detto a nessuno. E come sempre la verita' viene sempre a galla, ma a pagare sono i poveracci. - visita il sito http://www.antennasud.com