Castel Volturno (CE) - Combattimenti tra cani finiti su Facebook, 4 denunce (19.06.15)

  • 9 anni fa
http://www.pupia.tv - Castel Volturno (Caserta) - Il Compartimento Polizia Postale di Napoli ha denunciato quattro persone, fra cui un minore, responsabili a vario titolo di sevizie e maltrattamenti a cani finalizzati all’organizzazione di combattimenti mortali nel corso dei quali avvenivano scommesse clandestine con puntate di elevato importo.

I combattimenti venivano ripresi mediante l’ausilio di smartphone e divulgati in rete sui più noti social network al fine di fare pubblicità tra gli scommettitori e rendere disponibili alla vendita i cani più forti.

L’indagine, coordinata dalle Procure di Napoli, Santa Maria Capua Vetere e dalla Procura dei Minori del capoluogo campano, è inserita in una più complessa attività di prevenzione e repressione dei reati telematici che vede costantemente impegnata la Polizia di Stato con il valido contributo di numerosi internauti che hanno segnalato le cruente immagini in rete.

La divulgazione in rete dei video per l’efferata crudeltà delle immagini ha destato da subito scalpore fra gli utenti in rete e l’indignazione di numerose associazioni animaliste, immediato e tempestivo l’intervento dei ‘cyber poliziotti’ che ha permesso di individuare tempestivamente la persona che aveva materialmente inserito in rete il filmato con la chiara intenzione di pubblicizzarlo. Le tracce informatiche acquisite e gli immediati riscontri telematici hanno ricondotto al dispositivo utilizzato per realizzare il filmato e all’identificazione degli organizzatore del combattimento.

I preziosi elementi elaborati dagli investigatori informatici hanno permesso la precisa geoocalizzazione del luogo del combattimento a comune di Castel Volturno (Caserta). Mediante l’ausilio di software di rilevazione satellitari sono stati individuati univocamente i box dove venivano custoditi i cani da combattimento ed il ring utilizzato per gli incontri mortali. Preziosa la collaborazione degli uomini della squadra mobile della Questura di Caserta e del Reparto Preve