Manifesti e questionari anti-immigrati, l'Ungheria si allontana dall'Europa
- 9 anni fa
Unione europea e Ungheria non sono mai state così distanti dalla caduta del Muro di Berlino.
Ha fatto il giro del mondo il “ciao dittatore”, che Jean Claude Juncker ha riservato a Viktor Orban in occasione del vertice dei 28 a Riga lo scorso maggio.
Pochi giorni prima, il primo ministro ungherese, di fronte al Parlamento europeo, aveva criticato aspramente la politica di immigrazione e in particolare il meccanismo per la ripartizione dei richiedenti asilo: “L’Ungheria e l’Unione europea hanno tutte le ragioni per affrontare la questione dei cosiddetti migranti economici – ha detto Orban – Sono convinto che la proposta in discussione alla Commissione europea è, per usare un linguaggio semplice: assurda e al limite della follia”.
‘Se vieni in Ungheria, non puoi togliere il lavoro agli ungheresi’ è lo slogan della campagna anti-immigrazione. La polizia ha arrestato sei giovani per aver strappato alcuni di questi manifesti, mentre il Consiglio d’Europa denuncia un aumento dell’intol
Ha fatto il giro del mondo il “ciao dittatore”, che Jean Claude Juncker ha riservato a Viktor Orban in occasione del vertice dei 28 a Riga lo scorso maggio.
Pochi giorni prima, il primo ministro ungherese, di fronte al Parlamento europeo, aveva criticato aspramente la politica di immigrazione e in particolare il meccanismo per la ripartizione dei richiedenti asilo: “L’Ungheria e l’Unione europea hanno tutte le ragioni per affrontare la questione dei cosiddetti migranti economici – ha detto Orban – Sono convinto che la proposta in discussione alla Commissione europea è, per usare un linguaggio semplice: assurda e al limite della follia”.
‘Se vieni in Ungheria, non puoi togliere il lavoro agli ungheresi’ è lo slogan della campagna anti-immigrazione. La polizia ha arrestato sei giovani per aver strappato alcuni di questi manifesti, mentre il Consiglio d’Europa denuncia un aumento dell’intol